Gorbaciov scrive ai Sei

Gorbaciov scrive ai Sei «A che cosa deve servire il vertice con Reagan» Gorbaciov scrive ai Sei Accuse da Washington: PUrss bara sulla disponibilità a controlli MOSCA — L'Unione Sovietica è favorevole al nuovo vertice Usa-Urss purché serva a migliorare la situazione internazionale e ad accelerare i colloqui per la riduzione degli armamenti, e -sarebbe disposta, in questo tipo di incontro, a firmare, per esempio, un accordo per la messa al bando dei test nucleari» : lo afferma il leader sovietico Gorbaciov in un messaggio al «Gruppo dei sei» il cui testo è stato diffuso ieri dalla Tass. Gorbaciov ha cosi risposto alla lettera che i Sei (Argentina, Messico, India, Svezia, Grecia e Tanzania) gli avevano inviato dopo la riunione in Messico, all'inizio di agosto: il Gruppo offriva il suo contributo per «agevolare il progresso del disarmo e del controllo degli armamenti», in particolare nel settore delle verifiche, e proponeva una riunione di suoi esperti, oltre che di Usa e Urss, per discu tere le proposte e i modi d'attuazione. Questa riunione — cui Gorbaciov afferma di essere pronto a fare intervenire gli esperti sovietici — secondo il leader sovietico «apporterebbe un prezioso contributo verso la realizzazione dell' obiettivo di una messa al bando globale dei test nucleari e di avviare energici e concreti colloqui su questi problemi-. Il capo del Cremlino ripete quindi la posizione di Mosca: disponibilità alle verifiche sulla sospensione dei test nucleari, «con ispezioni in loco, naturalmente se accettate anche dall'altra parte», e -rafforzamento» del trattato Abm. Il messaggio attribuisce «grande importanza» a un rapido accordo Urss-Usa per bandire «armi di attacco spazio-terra e spazio-spazio» e proibire «i sistemi antisatellite, compreso lo smantellamento dei sistemi di cui le parti già dispongano». E afferma che la decisione di prolungare la moratoria unilaterale sui test nucleari «non è stata facile» per Mosca. A Washington, il portavoce del Dipartimento di Stato Redman ha accusato Mosca di ostacolare i progressi alla conferenza di Stoccolma per la riduzione della minaccia di una guerra convenzionale in Europa: «Nonostante il pubblicizzato "accordo di principio" sovietico sui controlli in loco — ha detto — l'Urss sembra ora ritenere che questi controlli possano non includere le cosiddette "aree chiuse"... Non possiamo accettare modalità di ispezione che restringano l'accesso alle zone d'addestramento e a quelle normalmente aperte al pubblico locale». E' stato appunto alla Conferenza che Mosca si è detta favorevole alle ispezioni, ribaltando la sua posizione precedente. In un'intervista alla tv polacca, il capo della delegazione sovietica a Stoccolma, Griniewski. ha detto ieri che 1 lavori «possono e dovrebbero terminare il 19 settembre con l'adozione di importanti e concreti accordi sulla costruzione dei mezzi di fiducia.. Un compito non facile, ma realizzabile».

Persone citate: Gorbaciov, Reagan, Redman