I guai del Napoli aumentano

I guai del Napoli aumentane I guai del Napoli aumentane Anche il campo Paradiso è inagibile, il San Paolo pronto fra un mese - Pecci può tornare ma solo se risiederà in città - Si ripresenta Buriani, vuol continuare a giocare NAPOLI — Salta il Maradona day, saltano le partite di Coppa Italia in casa, saltano anche gli allenamenti. Per ritornare al San Paolo ora con molte buche e poca erba ci vorrà più di un mese. Ma il Napoli-società non si dispera. Almeno ai dirigenti non saltano i nervi. Accordato il mese di vacanza ad Allodi, Feriamo segue con interesse il proliferare degli abbonamenti: miliardi come noccioline. Dell'acquisto, così invocato da Maradona, neanche a parlarne. Dirceu è stato scartato perché sarebbe un cavallo di ritorno, questa la spiegazione. Pecci. invece, neanche interpellato. Il romagnolo può tornare, ma a condizione che si stabilisca a Napoli, questo l'orientamento dei dirigenti. Insomma, Bianchi dovrà andare avanti così: cercando di trovare in casa la soluzione a centrocampo. E per provarla ulteriormente, il Napoli si rifugerà un paio di giorni in Umbria. Ritornando da Ferrara, dove domani giocherà la partita di Coppa Italia, la squadra si fermerà a Todi: «Meglio andare in un posto dove c'è il campo per allenarsi tranquillamente», ha detto Bianchi. In realtà, neanche l'impian¬ to di periferia dove ora si stanno allenando Maradona e compagni, è completamente agibile. In alcune zone, il manto erboso è transennato, perché da poco è stata effettuata la semina. Fa notare Carnevale, l'attaccante che ha segnato il gol della vittoria contro il Botafogo: «Al campo Paradiso tiriamo raramente in porta ma non è un grosso problema. L'importante, in questo periodo è lavorare sul piano atletico». Un Napoli, quindi, pieno di problemi. Non ultimo quello della rosa giocatori. Bianchi per l'impegno con la Spai è stato costretto ad aggregare due ragazzi del settore giovanile (Carannante e Castella¬ ne). Ma, in compenso, può recuperare Marino e Volpecina. Ieri si è rivisto Ruben Buriani. Commovente la forza d'animo di questo calciatore die si è fratturato, nel campionato scorso, tibia e perone in uno scontro con l'interista Mandorlini. Buriani ha chiesto di poter fare lavoro differenziato a Napoli: «Sto molto meglio. Non ho abbandonato le speranze dì riprendere a giocare». Ormai è una lotta contro il tempo e la malasorte. Il biondo centrocampista è alla fine di una lunga odissea. E' convinto di poter essere utile al Napoli già in questo campionato. L'altro coraggioso, è Celestini die con la gamba sini- stra ingessata, dopo l'intervento al menisco e ai legamenti, si presenta ogni giorno al campo per farsi controllare dal medico. Ma anche per stare in mezzo ai compagni. Insomma, c'è chi vuole ricordare che sarebbe inutile un altro acquisto e chi, come Giordano, spera che tra Pecci e la società si arrivi a un accordo. Maradona sta a guardare. Dopo aver detto spesso e volentieri la sua opinione, si è ritirato in buon ordine. Teme di urtare la suscettibilità del presidente A Ferrara, il Napoli ripresenta una formazione che non può essere quella base. Renica, probabilmente schierato di nuovo sulla fascia non intende restarvi. Questo Napoli acciaccato sa di recitare un ruolo di prim'attore nel quinto girone di Coppa Italia. Sentite De Napoli, l'altro neo-acquisto: «Dobbiamo cominciare subito a vincere. Siamo una squadra che tutti indicano tra le grandi del campionato e dobbiamo dimostrarlo. Personalmente non sono al massimo ma a Ferrara, oltre alla condizione, baderemo anche al risultato. Con Maradona al fianco, non possiamo avere paura di nessuno». r. d'a.