Montedison, c'è il via libera all'acquisto della Fermenta di Ugo Bertone

Montedison, c'è il via libera all'acquisto della Fermenta Sarà presto formalizzato il passaggio del pacchetto di El Sayed Montedison, c'è il via libera all'acquisto della Fermenta MILANO — Giorgio Porta, amministratore delegato della Montedison. torna da Stoccolma senza la notizia attesa da Schimberni: la conclusione dell'operazione Fermenta è infatti destinata a slittare di alcuni giorni. Solo dopo l'assenso dei sindacati, previsto per lunedi o martedì, il consiglio della Fermenta esprimerà il suo parere (vincolante). Trattare con Refaat El Sayed, insomma, non è facile. «Questi incontri — spiega Porta — ci rendono ottimisti sulla conclusione dell'affare». C'è ancora tempo, insomma, per giungere al termine della trattativa in tempo per presentare agli azionisti, convocati all'inizio di settembre per l'assemblea che dovrà approvare il maxiaumento di capitale da 900 miliardi, l'acquisto della Fermenta. Oltre all'esame degli azionisti, il presidente-padrone di Foro Buonaparte, dovrà fronteggiare le domande del consiglio e del sindacato di blocco, non ancora convocato per esaminare il caso Fondiaria in tutti gli aspetti. L'estate di Foro Buonaparte, insomma, è già finita (ma forse varrebbe la pena di dire che non è mai cominciata). FERMENTA — Giorgio Porta, ha spiegato a lungo ai dirigenti della Fermenta e al sindacato gli obiettivi della Montedison. «La Svezia — ha detto — è un Paese stratega co con un mercato a tecnolo già molto avanzata sul quale intendiamo indirizzare i mi' gliori prodotti del gruppo. Le attività Fermenta e le nostre si possono integrare molto bene e ci sono numerose si nergie commerciali, tecnolo giche e produttive». Eppure, dopo l'impegnativa sottoscritta da El Sayed alla fine di giugno, l'affare da 700 miliardi (la Montedison sostiene che l'esborso complessivo sarà minore ma i giornali svedesi insistono su queste cifre) non è andato avanti. «Ormai sono passati due mesi — ha riconosciuto Porta — dall'ultima volta che abbiamo discusso l'operazione e la concorrenza si sta muo vendo. Gli azionisti di minoranza Fermenta sono disorientati perchè non vedono con chiarezza le prospettive della società. Per questo desideriamo concludere al più presto». Eppure, uno scoglio c'è ancora. El Sayed. attraverso il Board della Fermenta, ha fatto intendere che sarebbe necessario che la Montedison rilevasse, allo stesso prezzo, non solo le sue azioni ma anche tutte le azioni di categoria B in circolazione,' La Montedison non replica in' forma ufficiale alla richiesta (mai avanzata con chiarezza) ma ambienti di Foro Buonaparte rilevano come la holding chimica vanta un consolidato rapporto con 1 soci di minoranza e non ha alcun interesse a far scomparire il titolo dal listino di Stoccolma. Schimberni, quindi, non ha alcuna intenzione di cedere al larvato ricatto di El Sayed, desideroso di conservare la sua immagine di amico dei soci di minoranza. D'altronde lo stesso Porta ha commentato con soddisfazione il rialzo del titolo Fermenta alla Borsa di Stoccolma in questi giorni. «Siamo convinti — ha detto — che il titolo abbia buone prospettive perchè il programma industriale è valido». E' un segnale preciso dell'intenzione Montedison di portare a termine l'operazione nei termini (solo in parte resi pubblici) previsti FONDIARIA — Sul fronte della compagnia fiorentina la prossima settimana dovrebbe servire a svelare almeno in parte gli scenari che si sono aperti con il massiccio attacco di Foro Buonaparte. Tanto per cominciare, si vedranno con più chiarezza le forze in campo perchè, tra pochi giorni, verrà inviato alla Consob l'elenco aggiornato del libro soci, quale scaturisce dopo l'ultima operazione sul capitale. Dalle prime indicazioni, il flottante in circolazione sembra piuttosto scarso. Al 55% sindacato (i titoli non dovrebbero essere passati di mano) e al 12% acquisito dalla Montedison lo scorso mese vanno infatti aggiunti i pacchetti controllati dalla svizzera Swiss Reil (3%), il 5% delle Generali, il 2% scarso della Previdente, una quota nelle mani di varie casse previdenziali (in tutto intorno al 4%) e di varie casse di risparmio toscane (all'inarca il 2%). In circolazione, insomma, c'è poco più del 10% anche se dovrebbero risultare in calo le quote detenute dai fondi (alla fine di giugno poco più del 5,1% del capitale). Ugo Bertone,

Persone citate: Buonaparte, Giorgio Porta, Schimberni

Luoghi citati: El Sayed, El Sayed Montedison, Milano, Stoccolma, Svezia