Il cardinale avvisa Cory
Il cardinale avvisa Cory Manila: «La gente torna ai vecchi egoismi» Il cardinale avvisa Cory MANILA — Il cardinale Sin ha parlato ieri in termini deludenti del dopo-Marcos. Il primate filippino ha dichiarato che le acquisizioni della rivoluzione che ha spodestato il regime di Ferdinand Marcos -si stanno perdendo poco a poco-, sei mesi dopo l'insediamento del neo-presidente, signora Corazón Aquino. «Lo nuova situazione ci ha dato delle speranze — ha detto Sin — e oro scopriamo che grossi sforzi dovranno essere fatti per realizzare gli obiettivi delle nostre speranze», ha detto. Sin. che ha svolto un ruolo-chiave nell'opposizione contro il ventennale regime di Marcos, ha parlato durante una Messa nella cattedrale di Manila nell'ambito delle celebrazioni dell'anniversario dell'uccisione di Benigno Aquino. Alla funzione ha assistito impassibile il presidente Corazón Aquino che non ha risposto a questa che può essere considerata la prima critica rivolta al suo governo dal cardinale Sin da quando ella è ascesa al potere. La funzione religiosa inaugurava un periodo di 100 giorni di preghiera e di digiuno indetto dalla Conferenza episcopale filippina in difesa della pace e della libertà nel Paese, a larga prevalenza cattolica. Una fonte vicina al cardinale ha spiegato che il prelato è ri¬ masto deluso dai dissesi che sembrano manifestarsi in seno al governo della signora Aquino e ha interpretato la sua omelia come un avvertimento diretto ai «minisiri prevaricatori- per dire loro che la Chiesa li tiene d'occhio. -Ahimè, la post-rivoluzione dimostra che la gente sta tornando ai vecchi egoismi-, ha detto Sin, e ha aggiunto: -La divisione mostra la sua orrenda testa. I ricchi stanno cedendo alle tentazioni e all'avidità. Il numero dei poveri sta crescendo e i vecchi politici che non hanno avuto opportunità di successo negli anni passati stanno cominciando a costruire la loro base di potere-. In una cerimonia svoltasi all'aeroporto dove è stato eretto un palco, il presidente, in abito giallo, il colore dell'opposizione fin dai tempi di Benigno (Ninoy), si è dichiarata preda di -numerose emozionile molto triste-. Ha detto di -ricordare i tempi felici vissuti con il marito. Ma nello stesso tempo è un giorno di gratitudine per me e sono in particolar modo riconoscente ai milioni di filippini che continuano la lotta per Ninoy-. Alla cerimonia hanno partecipato circa 8 mila persone, oltre ai parenti del leader scomparso, membri del governo e Coretta Scott King, vedova di Martin Luther King. Una lapide di granito, eretta nel punto in cui è stato assassinato Benigno, è stata scoperta dal neo-presidente e dalla suocera, Aurora Aquino. Ieri, intanto, durante le celebrazioni nel terzo anniversario dell'uccisione di Benigno Aquino, una lunga interruzione dell'erogazione di energia elettrica ha lasciato al buio Manila e la zona Nord delle Filippine. Il black-out, iniziato alle 20 locali, ha inizialmente provocato panico tra la popolazione, che ha temuto un attacco della guerriglia comunista. I militari sono stati messi in allerta ma l'interruzione della corrente — terminata in alcune zone della capitale dopo tre ore — non ha provocato incidenti. Secondo funzionari dell'Ente per l'energia elettrica, alcune zone del Paese avranno, nei prossimi giorni, nuovi problemi. Tra l'altro, gli invitati ad una cena, al Manila Hotel, a cui ha partecipato il presidente, signora Aquino, sono rimasti al buio fino a mezzanotte. La spiegazione dell'incidente fin qui fornita dai responsabili dell'Ente elettrico è che molti cavi elettrici, vecchi e arrugginiti, non hanno retto alla furia del vento e, spezzandosi, hanno prodotto una serie di interruzioni a catena.
Persone citate: Aquino, Aurora Aquino, Benigno Aquino, Coretta Scott King, Ferdinand Marcos, Martin Luther King
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