Asylanten, mina per Kohl di Alfredo Venturi
Asylanten, mina per Kohl Strauss attacca Genscher, coalizione in difficoltà Asylanten, mina per Kohl Il leader bavarese chiede di ridimensionare il diritto d'asilo - Le strategie elettorali DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — // ministro degli Esteri dice delle assurdità e inganna l'opinione pubblica. Vengono forse dall'opposizione questi appressamenti cosi poco lusinghieri? Nemmeno per sogno: siamo all'interno della coalizione liberaldemocristiana. All'attacco di Hans-Dietrich Genscher si è lanciato, ancora una volta, Franz-Josef Strauss. Capo della Csu e del governo bavarese, esponente dell'ala destra più estrema nella coalizione governativa, Strauss non perde occasione per sparare su Genscher, che nell'alleanza rappresenta la moderata sinistra liberale. Per la sua sortita Strauss ha scelto un veicolo di larghissima diffusione, la Bild, set milioni di copie, e un tema di grandissima presa popolare, gli Asylanten. Proprio sulla Bild, qualche giorno prima, Genscher aveva illustrato la sua pacata visione del problema, a suo dire sopravvaluta to: e si era pronunciato con tro le proposte di revisione della legge fondamentale che regola la concessione dell'asilo. Ora è Strauss a dire la sua: risolvere il problema sema modificare la normativa è impossibile, sostenere il contrario è un'assurdità. Genscher aveva parlato di 64 mila domande di asilo accolte finora in Germania. Ma come comportarsi, ribatte Strauss, con la gente in attesa che si completi l'iter di legge, che può arrivare fra pronunce e ricorsi fino a sette anni? E con quelli che, nonostante la decisione negativa, non si muovono dal territorio fede rate? Secondo il capo della Csu sono 570 mila gli stranieri in queste condizioni: e limi tare il discorso ai 64 mila in regola con la legge, come fa Genscher, è semplicemente un inganno. La polemica è aspra: un de licato problema per Helmut Kohl, che proprio ieri è tornato dalle vacanze in Tirolo. Proprio lassù, a Sankt Gilgen, Strauss è andato a visitare il Cancelliere, e gli ha chiesto di risolvere insieme il problema degli Asylanten e quello della coalizione. Lo scalpitante -re di Baviera rinnova la sua insistente richiesta: il cambio della guardia al ministero degli Esteri. Strauss, che fu ministro della Difesa e delle Finanze, non fa mistero del fatto che al posto di Genscher vedrebbe volentieri se stesso. Queste polemiche hanno di fatto aperto una campagna d'autunno-inverno che comprenderà le elezioni d'ottobre e novembre nei laender di Baviera e Amburgo, per cul¬ minare a gennaio nel rinnovo del Bundestag. Elezioni dalle prospettive quanto mai enigmatiche. La coalizione potrebbe perdere la maggioranza: di qui il tentativo di correggere la tendenza puntando su un tema "di destra-: lusingando sul problema spinoso degli Asylanten ta tendenza di più evidente popolarità. Ormai siamo, come è accaduto l'altro ieri a Moenchneversdorf nello Schleswìg-Hol- stein, ai blocchi stradali contro i profughi che affluiscono da tutto il Terzo Mondo, per la comoda via di Berlino tenuta aperta dall'altra Germania. L'immagine di quel Paese, mobilitato contro V-invasione-, forse agli occhi di Strauss si trasforma in un miraggio fra i più allettanti: la sconfitta dell'alleato liberale, la caduta di Genscher, Cdu e Csu soli alla meta. Alfredo Venturi-
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