Tornano i Berretti
Tornano i Berretti OSSERVATORIO Tornano i Berretti (L'uso delle forze speciali per addestrare i contras evoca il Vietnam) Secondo quanto pubblicato dal Ne»' York Times, dal prossimo ottobre le forze speciali americane — i famosi Berretti Verdi — addestreranno le forze rivoluzionarie nicaraguensi, i contras. L'ingresso dei Berretti Verdi nel complesso quadro politicomilitare del Centro America rappresenta, sul piano «tecnico», un doppio salto di qualità. La responsabilità della preparazione al combattimento dei contras viene assunta infatti in modo diretto ed esplicito dal Dipartimento della Difesa americano, a cui è assegnata anche la gestione di quella parte dei cento milioni di dollari di aiuti da destinare alle spese militari. Può darsi, com'è stato detto, che la supervisione sul piano politico-strategico delle operazioni belliche dei contras continui ad essere affidata alla Cia. Tuttavia, è indubbio che i compiù delle forze annate americane tendono ad ampliarsi. Sarà forse difficile in futuro limitare il ruolo dei militari al solo settore tecnico dell'insegnamento delle tecniche della guerriglia. Utilizzare i Berretti Verdi significa poi implicitamente ammettere che i consiglieri militari finora impiegati non sono più sufficienti o adeguati per la missione loro assegnata. Significa puntare a un addestramento più completo e sofisticato e all'uso di quei sistemi d'arma moderni che possono essere acquistati con i fondi approvati dal Congresso. Significa, infine, organizzare meglio la struttura di supporto logistico necessaria per poter lanciare azioni di ampia portata sul territorio del Nicaragua. Ma l'equazione Berretti Verdi-contras apre anche una serie di interrogativi. Prima di tutto si ripropone la quesuone se gli Stati Uniti non stia¬ no ripetendo le medesime battute e gli stessi errori del copione Vietnam, rischiando di dare credibilità alle ipotesi di identificazione tra Centro America oggi e Sud-Est asiatico nella metà degli Anni 60. In realtà, le analogie non mancano, anche se sarebbe azzardato volerle spingere oltre un limite ragionevole che consideri le differenze geostrategiche e politiche delle due situazioni. L'invio dei Berretti Verdi nel Sud Vietnam segnò l'inizio àe\Yescalation dell'intervento militare americano. Arthur Schlesinger ha scritto che alla fine del 1961 il personale militare americano, consiglieri e istruttori, ammontava a soli 1364 uomini. Un anno dopo erano saliti a 9865. Alla morte del presidente Kennedy nel novembre del 1963 il contingente era costituito da circa 15.500 uomini. Ciò corrispondeva al passaggio del problema Vietnam, dopo la missione Taylor-Rostow del 1961, dalle marti del Dipartimento di Stato a quelle del Dipartimento della Difesa e alla costituzione nel febbraio 1962 del Mac (Military assistance command). Un altro interrogativo riguarda il numero dei Berretti Verdi che saranno impiegati (considerando che già mille militari americani prestano servizio in Honduras), l'estensione dei loro compiù e le eventuali restrizioni a cui saranno soggetti. Secondo le indiscrezioni raccolte dal quoùdiano di New York, le forze speciali americane non potranno operare entro una fascia di 32 chilometri dal confine con il Nicaragua. D'altra parte, l'addestramento e tanto più efficace quanto più è realistico. Gli istruttori americani potrebbero essere tentati ad approfittare di vere operazioni militari per fornire sul campo, partecipandovi, il loro insegnamento. Inoltre, c'è il dubbio se e in quale misura un migliore addestramento dei contras alla guerriglia possa costituire, da solo, l'elemento in grado di determinare la vittoria delle forze antisandinistc. Infine, rimane aperto il problema delle ripercussioni di una iniziativa che pare coinvolgere gli Stati Uniti in modo sempre più diretto nella lotta al regime di Managua. Ripercussioni intemazionali, ma anche interne, perché il Vietnam è ancora ben presente nella memoria collettiva americana. Maurizio Cremasco
Persone citate: Arthur Schlesinger, Kennedy, Maurizio Cremasco
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