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Ferretti ha rispolverato la «beduina Due gol dell'attaccante azzurro segnati con un'azione ritenuta ormai superata Ferretti ha rispolverato la «beduina MADRID — Proseguendo nella sua marcia vittoriosa, l'Italia ha liquidato alla grande gli Stati Uniti, battuti per 10-9. Al di là dei meriti, maggiori di quanto non dica il risultato finale, la vittoria azzurra era molto importante perché valeva una medaglia. Il successo è poi altamente significativo se pensiamo che la squadra americana schierava ben nove giocatori presenti alle Olimpiadi di Los Angeles, dove gli Usa conquistarono l'argento, mentre gli azzurri di allora, male organizzati non superarono neppure il girone eliminatorio. Le dieci reti italiane sono state realizzate tre da Ferret¬ ti e Pisano, due da Postiglione e una ciascuno da Fiorillo e Campagna. La vittoria porta soprattutto il nome di Ferretti che si è confermato ancora una volta un «centro» di valore mondiale. Nel primo tempo aveva segnato un gol, ma era stato poi espulso per due volte e temeva di riportare una terza espulsione e di dover quindi uscire definitivamente dalla vasca. Ha quindi chiesto all'allenatore di uscire. E' poi rientrato nel finale della partita, realizzando le due reti decisive. Curiosamente c'è da rilevare che Ferretti ha ottenuto due delle sue tre reti su rovesciata, quella che in gergo pallanuotistico si chiama «beduina» che in Italia ormai non viene più usata perché considerata una forma di tiro superatlssima, ma che evidentemente gli americani non conoscevano abbastanza. Infatti con due precise rovesciate Ferretti li ha battuti. Cosi abbiamo superato gli Stati Uniti conquistando la finalissima. Oggi incontriamo la Jugoslavia. Ed a questo punto sono legittime le speranze di salire sul gradino più alto del podio. Ai mondiali non abbiamo mai vinto l'argento, però abbiamo conquistato l'oro a Berlino nel 1978 e il bronzo a Cali nel 1975. s. C.