Nomade fa due mesi in carcere per le false accuse della figlia

Nomade fa due mesi in carcere perle false aeeuse della figlia Colpo di scena in tribunale, la giovane confessa; «Ho inventato tutto» Nomade fa due mesi in carcere perle false aeeuse della figlia Due mesi di carcere con un'imputazione infamante sulle spalle e il rischio di una pesante condanna (fino a 12 anni): tutto questo per una falsa denuncia della figlia che lo accusava di aver cercato di indurla alla prostituzione. Per Ciro Bruzzese, nomade napoletano, neppure nuovo a grane, seppur di poco conto, con la giustizia, ieri In aula si è concluso un calvario. -Assolto perché il fatto non sussiste-, ha sentenziato il tribunale e l'imputato, viso rugoso olivastro con baffoni neri, ha tirato un sospiro di sollievo ed ha sorriso persino alla figlia: «Signor presidente, Erminia l'ha fatto senza cattiveria, bonariamente-. Ma perché le false accuse? Lo zingaro (difeso dall'avv. Scalenghe) con precedenti per accattonaggio, rissa e contrabbando, ha raccontato ai giudici della sezione feriale (pres. Pettenati, pm Zanchetta): -Due anni fa Erminia scappò di casa e andò a vivere con un figlio dei Romano, un'altra famiglia di nomadi di Afragola, vicino a Napoli. All'inizio di quest'anno, tre dei Romano, tra cui il convivente di Erminia, hanno aggredito due figli miei per una vecchia storia di una collana e due orecchini. Abbiamo presentato la denuncia. Due mesi fa Erminia è venuta a Genova (ero accampato nella zona di Marassi) e ha detto a mia moglie: "Dovete ritirare quella denuncia altrimenti faccio una brutta cosa". Noi non l'abbiamo ritirata e lei mi ha accusato, inventando la storia che, mentre eravamo di passaggio per Torino, io avrei cercato di convincerla a prostituirsi e a derubare i clienti-. Erminia, 21 anni, presenta la denuncia ai carabinieri di Genova e Ciro Bruzzese, che si guadagna da vivere facendo lavori in ferro, finisce in galera. Ieri la svolta in aula. A capo chino, come una scolaretta che ne ha fatta una grossa, Erminia si è -confessata- con il presidente Pettenati: -La denuncia è falsa-. Perché l'ha fatta? -Non so bene, ero confusa, non ricordo neppure quello che ho raccontato in caserma-. H presi¬ dente ha cercato di capirne di più: -Ma perché non l'ha detto prima? Qualcuno l'ha sollecitata a ritirare le accuse? Ci pensi bene, lei rischia un'accusa di calunnia-. La ragazza non ha risposto. Nemmeno 11 pm Zanchetta, poco convinto della marcia indietro, è riuscito a saperne di più. Erminia è rimasta ancorata alla nuova verità e lo stesso pm ha proposto l'assoluzione con formula ampia dell'Imputato. Il tribunale ha disposto anche la trasmissione degli atti alla Procura di Genova: toccherà ai magistrati liguri decidere se incriminare Erminia Bruzzese di calunnia nei confronti del padre. # Franco Massimino, 27 anni, di Campiglione Fenile, via Marche di Rorà. è stato ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Agnelli di Pinerolo. L'altra sera, a bordo della propria auto, si è scontrato nel centro di Torre Pellice con un pullman della Sdav. E' stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per estrarlo dalle lamiere.

Persone citate: Ciro Bruzzese, Erminia Bruzzese, Franco Massimino, Pettenati, Zanchetta

Luoghi citati: Afragola, Genova, Napoli, Pinerolo, Rorà, Torino, Torre Pellice