Superman a caccia di evasori di Ezio Mauro

Superman a caccia di evasori Confronto e polemiche su due sistemi tributari Superman a caccia di evasori Soltanto un gigantesco sistema di calcolatori permette agli Usa di avviare riforme così radicali - Nella memoria del «Grande fratello» tutti i tipi di denuncia e di redditi DAL NOSTRO INVIATO WASHINGTON — .Phil». Il personaggio più famoso di Filadelfia, aveva incominciato a fare le bizze per un problema di week-end. Invece di smettere di lavorare il sabato e la domenica, come consigliavano sia i programmi che il buon senso, lui si è fermato per tre lunedi di seguito, e per due volte non ha voluto saperne di lavorare anche il martedì. Come risultato, tutto il grande gomitolo elettronico delle tasse americane si è aggrovigliato e confuso: denunce dei redditi perdute a migliaia, lettere di contribuenti mandate per errore al macero a mazzi di centinaia per volta, rimborsi d'imposta ritardati di mesi e mesi. Perché ..Phil» è uno dei dieci mega-computer sparsi nei centri regionali in cui l'onnipotente «Irs» (l'Internai revenue service. il fisco Usa) raccoglie dati, sospetti e certezze sui guadagni degli americani. Il suo «tilt», nel giro di tre mesi, ha portato alla sostituzione del direttore dell'ufficio, al cambio di 5 altissimi dirigenti su 6. al rimpiazzo del 40 per cento dei funzionari intermedi. Perché tutto — 0 quasi — può fermarsi negli Usa, anche il conto alla rovescia dei missili in partenza per lo spazio, ma non il controllo sul contribuenti di quel grande fratello elettronico che è ormai il fisco americano. La computerizzazione fiscale è partita nel 1981. all'inizio semplicemente per archiviare e selezionare ad alta velocità i dati di un esercito di contribuenti mostruoso, con 104 milioni e mezzo di denunce dei redditi da controllare ogni anno, distribuite nei dieci centri elettronici di raccolta. Quello che funziona meglio, a Cincinnati (l'86 per cento dei contribuenti lo giudica più efficiente di qualsiasi altra agenzia federale Usa), è grande come sei campi da football, ha 288 terminali di raccolta, smaltisce 18 milioni di denunce all'anno, scrive ai contribuenti quando c'è qualcosa da chiarire e poi. come | gli altri 9 gemelli disseminati !ad Andover, Kansas City, j Brooklaven, Ogden. Philadel 1 phia. Fresno, Atlanta, Austin ; e Memphis, trasforma in in- \ formazioni magnetiche tutto ■ ciò che ha ricevuto, capito e sospettato su ognuno dei cittadini esaminati e spedisce l'identikit fiscale aggiornato al computer centrale di Mar. tinsburg. nel West Virginia. E' qui che la macchina fiscale Usa da diligente diventa intelligente. Mentre la trasformazione elettronica era in corso, infatti, i manager fiscali che vivono a due passi dalla Casa Bianca, nel palazzone al numero 1111 di Connecticut avenue. hanno scoperto che era inutile usare l'elettronica soltanto per l'archivio, quando i sistemi computerizzati Ibm, Hitachi e Sperry installati a Martinsburg potevano fare per loro controlli fantascientifici dell'evasione americana sommersa. Cosi il cervellone centrale non si limita a registrare su 1488 bobine i dati fiscali di 127 milioni di contribuenti e su 543 schede le cifre di 26 milioni e mezzo di società: con il nuovo programma, il calcolatore incrocia le denunce dei redditi trasmesse dai cittadini con quasi un miliardo di informazioni su guadagni e deduzioni di tutti i contribuenti, trasmesse da società finanziarie, banche, broker, intersecando in una rete sempre più stretta gli introiti ufficialmente denunciati dal singolo con tutti gli indicatori di reddito disponibili, dagli stipendi agli inte¬ ressi bancari, al dividendi, agli acquisti, alle deduzioni per mutui, al baratti, ai rimborsi di tasse locali. I risultati di questo crocevia elettronico gigantesco che riproduce tutti i movi, menti economici del cittadi no, il cervellone di Martinsburg è in grado di valutarli da solo, separando le elaborazioni sospette da quelle .pulite». Questo è possibile perché il computer ha nella sua memoria un parametro segreto per ogni diverso tipo di denuncia e di reddito, e a quel parametro — che comprende standard particolari di detrazioni, spese voluttuarie, risparmi bancari in relazione al livello delle entrate — confronta le dichiarazioni presentate all'Irs dal cittadino. La «formula» magica di questo meccanismo di controllo computerizzato è segreta, 1 tecnici delle macchine secon do la moderna leggenda fi scale americana non la cono scono mai per intero e sono comunque impegnati a non parlare con nessuno di ciò che sanno: in ogni caso, per sicurezza e per un adegua mento alle situazioni socio economiche in movimento, la formula viene ogni anno cambiata e aggiornata. •Gli elementi della scala di controllo, che si chiama ' 'dif ' (dxscrimlnant income function) sono sconosciuti a tutti — ci spiega l'avvocato Robert Schriebman, docente universitario di legislazione fiscale a San Diego e Los Angeles —, ma come avviene per la formula della Coca Cola gli esperti come noi conoscono più o meno tutti gli ingredienti. A mio parere, le sei trappole della denuncia dei redditi' che il computer dell'Irs è stato istruito a segnalare come sospette sono le grandi perdite per infortunio, i contributi per carità, le richieste di deduzioni e crediti non concesse dalla legge, le deduzioni mediche eccessive, i lunghi viaggi e le spese di piacere, gli interessi sproporzionati al reddito'. Ma U cervello fiscale installato in Virginia può fare di più. e sta incominciando a farlo, uscendo poco alla volta fuori dal recinto delle denunce dei redditi. Il governo federale ha spedito nelle sue memorie nomi e cognomi di 750 mila contribuenti che non hanno pagato le rate dei prestiti pubblici, invitandolo a un'indagine approfondita, per vedere cosa c'è dietro. Anche i singoli Stati (ormai tutti, ad eccezione del Nevada, che non ha l'imposta sul reddito) stanno abituandosi a scambiare con profitto le in formazioni più svariate col computer centrale dell'Irs, che nel solo 1984 ha distribuito ai vari governi locali 86 milioni di note e rapporti su cittadini sospetti: il risultato è che New York ha potuto sol lecitare 48.978 contribuenti a pagare 15,9 milioni di dollari dovuti, la Nord Carolina ha fatto la stessa cosa per 18 mila cittadini incassando 5,3 milioni, la Virginia ha scoperto 5,3 milioni non pagati da 18 mila persone. In cambio, il computer del fisco prende dagli Stati americani tutto ciò che gli mandano, dati sulle tasse locali, nomi e cifre dei vincitori del Dingo, salari • dei carcerati, elenchi di evasori del passato, segnalazioni di contribuenti che hanno richiesto il condono, marchi dì aziende che si spostano nei paradisi fiscali Per ora, a dire il vero, gli agenti hanno vita dura. Girano per l'America in tremila, discendenti dei 6 ispettori delle poste imprestati al fisco nel 1919 per varare l'ufficio delle Investigazioni criminali, che negli anni successivi por¬ terà in carcere per evasione fiscale uomini come Al Capone, Frank Nitti, Albert Anastasia. Frank Costello. Oggi gli agenti devono combattere un'evasione anonima e diffusa, in forte crescita, con un «tax gap» (la differenza tra imposta dovuta e imposta pagata) che è nel 1986 di 107 miliardi di dollari, mentre era di 29 nel 1973 e arriverà a quota 160 miliardi nel 1990. Gli esperti dicono che complessivamente il 28 per cento degli americani evade le tasse, ma la gente comune, in un recente sondaggio, assicura che la fetta è più grossa, e sfiora il 37 per cento. «I nostri sono ragazzi per forza di cose preparatissimi, in grado di leggere qualsiasi bilancio societario e ogni dato bancario, con votazioni molto alte all'università — ci dice Larry Batdorf, portavoce dell'Irs —. L'addestramento, dopo la laurea, dura 21 settimane di studi teorici, più otto settimane di lavoro sul campo, a fianco di vecchi agenti d'esperienza». L'attrezzatura più sofisticata è nel laboratorio criminale del fisco a Chicago, dove sei esperti esaminano 800 casi all'anno, controllano lettere e appunti che 11 computer giudica sospetti, analizzano Inchiostri, fotografie, impronte digitali. Tutta insieme, la Task Force anti-frode ha compiuto 9258 investigazioni nel 1985, che hanno portato a 5568 condanne In tribunale, Chi sfugge al fisco, spesso, più che la sua abilità sfrutta la stanchezza del sistema. Dove non arriva il computer, infatti, si aprono crepe, margini d'errore, sacche d'inesperienza. Nei dieci centri regionali del fisco, il 75 per cento dei dipendenti lavora sulle imposte da meno di un anno. Anche per gli impiegati più anziani, incomincia a farsi sentire il carico del lavoro da smaltire, quasi due milioni e mezzo di lettere spedite dal contribuenti che attendono risposta, 44'milioni di chiamate telefoniche all'anno da parte dei cittadini che vogliono riversare segnalazioni, ritardi, errori, anche denunce. Uno dei consigli che dà l'avvocato Martin Pollner di New York, ex direttore dell'ufficio del Tesoro dell'Irs, e oggi specializzato nel difendere i cittadini dal fisco, è proprio quello di non rivelare i propri segreti fiscali a nessuno, nemmeno alle persone più vicine. Ezio Mauro Il presidente Ronald Reagan visto da Levine