Defiscalizzato il rincaro di 22,81 lire

Invariato il prezzo benzina aumenta (13 lire) il gasolio Defiscalizzato il rincaro di 22,81 lire Invariato il prezzo benzina aumenta (13 lire) il gasolio E ROMA — li prezzo della benzina rimane ancora invariato: è la ventesima volta dal 14 febbraio scorso, quando la super scese da 1300 a 1280 lire il litro, che il governo compensa le variazioni del prezzo industriale dovute alle oscillazioni del mercato con ritocchi del carico fiscale. Delle venti variazioni, secondo dati forniti dalle industrie petrolifere private, ben 17 sono state in aumento mentre solo tre volte ci sono state diminuzioni: la defiscalizzazione odierna è stata di 22,81 lire. Le riduzioni precedenti sono state il 31 maggio e il 6 giugno. Complessivamente dal 14 febbraio il carico fiscale (Iva più imposta fabbricazione) sulla super è passato dalle 917,40 lire, pari al 71,6% del prezzo pagato dagli automobilisti, a 1022, pari all'80% circa. Prima della odierna defiscalizzazione il fisco incassava 1044,31 lire (l'81,5%) delle 1280 del prezzo di vendita. Da domani invece aumenterà il prezzo al consumo del gasolio auto (lo ha comunicato il Cip) che passa da 593 a 606 lire il litro. Aumenteranno altresì i prezzi al consumo del seguenti prodotti dalla stessa data: benzina agricola da 167 a 192 lire il litro (+25); gasolio agricolo da 253 a 264 (+12); petrolio agricolo da 241 a 253 (+12); gasolio pesca e piccola marina da 231 a 242 (+11); petrolio pesca e piccola marina da 221 a 232 (+11). Inoltre aumenterà di 9 lire il litro il prezzo al consumo dell'olio combustibile fluido. Computer, svolta nei prezzi Dopo mesi di sconti, 1 prezzi dei computer potrebbero essere prossimi a una «svolta». Lo ha dichiarato Kaspar Cassani, presidente delle operazioni europee della Ibm, a una conferenza stampa. «Negli ultimi nove-dodlci mesi— ha detto Cassani— i prezzi del computer in Europa sono calati molto rapidamente. Ma non prevediamo che la cosa continui. Su scala mondiale, i prezzi potrebbero cominciare a risalire». Condono, pei contro Nicolazzi HLa proposta Nicolazzi di riservare una quota del condono edilizio (1000 miliardi) per l'ambiente non accontenta il pei. Cosi dopo il tiro incrociato di accuse e polemiche dei giorni scorsi tra partito comunista, ministro dei Lavori pubblici e il suo collega dell'ambiente, ieri è stata di nuovo Botteghe Oscure a rilanciare l'oftensiva sul condono che rappresenta ormai una nuova gatta da pelare per il governo. «Il ministro Nicolazzi — sostiene il responsabile del settore casa del pei. Lucio Libertini — ha fatto bene a cambiare in parte idea e a voler restituire un po' di soldi ai Comuni in modo che li utilizzino per il territorio, ma è decisamente troppo poco». Perché Nicolazzi pensa solo a 1000 miliardi? si chiede l'esponente comunista; «Noi chiediamo invece che al posto dell'oblazione sul condono, che porta tutto il gettito nelle casse dello Stato, sia prevista la sanzione amministrativa in modo da attribuire questi fondi agli enti locali». Il samurai lavora meno HI giapponesi si stanno togliendo di dosso l'etichetta di «alcolizzati da lavoro» che 11 aveva finora contraddistinti dal colleghi degli altri Paesi industrializzati: lavorano in media alla settimana 43 ore e 57 minuti e sette ore e 43 minuti al giorno. I dati sono stati forniti oggi dal Ministero del lavoro sulla base di una vasta inchiesta condotta in aprile e maggio su un campione di 13.600 imprese. Essi risultano inferiori sia alla settimana lavorativa standard contemplata dalla legislazione vigente ( 48 ore in sei giorni) sia ad un progetto di revisione preparato da una commissione consultiva del governo che prevede una settimana standard di 45 ore lavorative. Secondo l'inchiesta, i più fortunati sono i lavoratori delle grandi imprese con più di 300 dipendenti, con una media di 39,50 ore lavorative la settimana.

Persone citate: Cassani, Kaspar Cassani, Lucio Libertini, Nicolazzi, Nicolazzi Hla

Luoghi citati: Europa, Roma