Acque agitate nella Sme

Acque agitate nella Sme GUERRA DEI TASSI Tokyo, Bonn, Londra per ora non ribassano Acque agitate nella Sme Il marco super schiaccia lira e franco ROMA — L'apparente riluttanza della Bundesbank ad adeguarsi alla riduzione del tasso di sconto Usa e la decisione di Tokyo di ridurlo, ma non prima di settembre, ha mosso ulteriormente le acque nello Sme, spingendo al rialzo il marco nei confronti di tutte le altre valute europee ed in particolare del franco francese, che aveva dato segni di debolezza già nei giorni scorsi. Ne ha risentito anche la lira: la domanda di marchi ha raggiunto livelli molto elevati, creando tensione sul mercato e inducendo la Banca d'Italia a intervenire vendendo oltre cento milioni di marchi sui 125 trattati al momento del fixing, n marco ha segnato un nuovo record con 689,35 ed ha continuato a salire nel pomeriggio con valori di 689,41-689,91. Si è però ancora ben lungi dalla parità centrale, che è di 699,706. Dal riallineamento del 6 aprile, quando il marco venne rivalutato e quotò 685 lire, il rialzo è inferiore ai cinque punti. ..Più rilevante l'avanzamento del marco sul franco francese, che già ieri ha ceduto al di sotto della parità centrale nonostante l'intervento della Banca di Francia. Il franco ha ceduto anche sulla lira, scendendo da 211,34 a 210,675. In un quadro del genere, la lira dimostra una tenuta notevole, come si vede dalla quotazione dell'Ecu, rimasto quasi invariato a 1451,228 contro 1421,25. Il 7 aprile era a 1481. L'abbassamento del tasso Usa non ha determinato, al¬ meno per oggi, contraccolpi sul dollaro sui mercati valutari mondiali: a Tokyo è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al minimo storico di mercoledì di 153,05. Dopo essere sceso sotto i 153 yen, la moneta americana ha chiuso a 153,03 yen, 0,02 punti in meno rispetto alla chiusura precedente. In Italia ha chiuso a 1416,50 contro 1412,975 di mercoledì e a Francoforte a 2,0541 marchi contro i precedenti 2,0509. Intanto si è appreso da Tokyo che la Banca Centrale del Giappone, in risposta alla decisione americana di ridurre di mezzo punto il tasso di sconto, ha dichiarato di non aver intenzione di seguirne l'esempio, ribadendo cosi quanto detto negli ultimi tempi. Riferendosi allo stato dell'economia interna, dei mercati dei cambi, alla crescita della massa monetaria e al fatto che il tasso di sconto giapponese è stato ridotto tre volte dall'inizio dell'anno all'attuale 3,5%, un portavoce della Banca Centrale nipponica ha dichiarato: •Tenendo conto di tutti questi fattori, la Banca del Giappone stavolta non pensa di ridurre ti tasso di sconto-. Ha aggiunto che le autorità monetarie giapponesi si preoccupano di rispondere alle esigenze dell'economia nazionale e che non rientra nella loro politica, quella di adeguarsi ai tagli dei tassi degli altri Paesi. Comunque la Banca Centrale ha fatto sapere in mattinata alle grandi banche del Paese di essere pronta a intervenire In misura massiccia a sostegno del dollaro se questo dovesse scendere ir. misura eccessiva come reazione all'allargarsi della forbice tra tassi americani e giapponesi. E' però opinione della grande maggioranza degli operatori che il Giappone, come si è detto prima, ridurrà alla fin fine il suo tasso di sconto, comunque non prima di settembre. Tale opinione sembra rafforzata da alcune dichiarazioni del primo ministro Nakasone. Da parte americana la rapidità con cui ci si è mossi, lascia capire che la Federai Reserve, con il pieno appoggio della Casa Bianca, intende sfruttare lo strumento monetario per cercare di scuotere dal torpore l'economia, che ad aprile-giugno è cresciuta solo dello 0,6%. 11 ritmo più lento dal 1982. E' la seconda volta in quaranta giorni che gli Stati Uniti riducono il tasso di sconto senza aspettare l'adesione di Germania e Giappone, e a Wall Street non si esclude che possa seguire un altro taglio, prima dèlia fine dell'anno. Intanto, conversando con i giornalisti al termine della riunione del Consiglio dei ministri, il ministro dell'Industria Zanone ha fatto riferimento al Consiglio dei ministri che si terrà giovedì della prossima settimana come sede di esame del documento programmatico in materia di bilancio e di legge finanziaria e non con riferimento specifico all'eventualità di riduzione del tasso di sconto. r. e. s. LA DISCESA DEI TASSI

Persone citate: Nakasone, Zanone