Torturata e uccisa con 22 coltellate

Torturata e uccisa co» 22 coltellate Il giallo dei Castelli romani: gli assassini hanno infierito su una delle due vittime Torturata e uccisa co» 22 coltellate Che cosa volessero i killer da Elsa Fortini resta un mistero: documenti, cambiali? - La casa a soqquadro, ma intatti 7 milioni in un armadio - Soffocata la figlia che si era liberata dal bavaglio dalla redazione romana ROMA — La madre è stata uccisa con 22 coltellate, la figlia, soffocata con un cuscino. I risultati dell'autopsia sui cadaveri di Elsa Fortini e delia giovane Daniela Raparelli, le due donne uccise a Grottaferrata nella tarda serata di martedì, hanno messo In evidenza, ancora una volta la-ferocia con la quale hanno agito gli assassini: due, o più probabilmente tre, secondo 1 carabinieri del reparto operativo che conducono le indagini. Pesanti dubbi, invece, sussistono ancora sui motivi che avrebbero spinto i malviventi ad infierire sulle due donne. L'ipotesi della rapina, non convince del tutto gli inquirenti: gli assassini sono scappati portando con loro le borsette delle vittime con l'Incasso del bar-tabacchi che madre e figlia possedevano a Squarciarelli. Perché dunque le avrebbero ammazzate? Sul cadavere dell'anziana Elsa Fortini oltre alle ventidue ferite procuratele con un coltello a serramanico, sono state rinvenute punzecchiature sul collo. E' stata torturata perché rivelasse qualcosa? E che cosa? Certo non il nascondiglio del denaro messo da parte: tutti in paese sapevano che gli incassi del bar-tabacchi venivano di volta in volta versati in banca. Proprio ieri madre e figlia avevano deciso di andare in vacanza. Nascosti dietro un piumino, nell'armadio della camera da letto, 1 carabinieri hanno trovato sette milioni in contanti. Un nascondiglio che avrebbe potuto essere fa cilmente individuato anche dai rapinatori 1 quali invece, si sarebbero limitati, secondo i carabinieri, a mettere a soqquadro l'appartamento solo per depistare le indagini. SI indaga, cosi, anche sul passato delle due donne per cercare di trovare qualche elemento utile per risalire agli assassini. C'è, per esempio, un precedente che risale a due anni fa: un tentativo di rapina ai danni di Daniela e di un suo ex fidanzato. Due banditi li aggredirono alla chiusura del bar e si fecero consegnare l'incasso. I due, sulla base della testimonianza dei giovani, furrono catturati e condannati. Si sono voluti vendi¬ care, sia pure a distanza di tempo? Martedì sera, madre e figlia avevano abbassato le serrande del bar alle 10,30 in punto. Sulla Golf che guidava Daniela, avevano caricato un Doccione di vino e una bottiglia di acqua minerale. Appena a casa avevano preparato un pastone, a base di riso e di carne, al cane lupo che tenevano legato in una delle due stanze del rustico, accanto alla villetta di due piani. Pro¬ babilmente, proprio nel momento in cui Elsa Fortini si curava dell'animale, i banditi irrompevano nell'appartamento e immobilizzavano Daniela. Per la ragazza, e per la madre sopraggiunta poco dopo, non c'era più scampo. Daniela, legata e imbavagliata, veniva sistemata su un letto e guardata a vista da uno dei «rapinatori», gli altri due si occupavano della madre, torturandola, per farsi dire dove erano nascosti 1 soldi o, come sospettano invece 1 carabinieri, quel «qualcosa» (documenti? cambiali?) che i banditi erano venuti a recuperare. Il bar-tabacchi di Squarciarelli doveva rendere infatti molto bene dal momento che il patrimonio delle due donne veniva stimato in quasi un miliardo. Un'attività molto redditizia alla quale si era dedicata a tempo pieno anche la giovane Daniela, abbandonando gli studi alla morte del padre, avvenuta circa due anni fa. Una bella ragazza, ed un «buon partito», Daniela aveva avuto diversi fidanzati (tra i quali un politico locale) ma non si era mai seriamente legata a nessuno. L'hanno uccisa, premendole il volto contro il cuscino, per impedirle di dare l'allarme. Era riuscita, dopo chissà quanti sforzi, a liberarsi in parte del bavaglio che 1 banditi le avevano applicato sul volto. Il cadavere di Elsa Fortini, straziato dalle coltellate, è stato trovato, invece, sul pavimento del rustico adiacente alla casa. Prima di ucciderla, i banditi l'hanno riportata là da dove era sopraggiunta nel momento dell'irruzione, pensando che vi avesse nascosto chissà che cosa. Hanno agito con prontezza e decisione, da veri professionisti del crimine, sostengono i carabinieri. Nes? -o si è accorto di niente. N emmeno i clienti di un'osteria che è a pochi metri dalla casa delle due donne e che è aperta sino a tardi. Nessun testimone, dunque: solo alcune impronte raccolte dalla scientifica e che si spera non appartengano solo alle due donne e al nipote di Elsa Fortini, Sergio Foresi, entrato nell'appartamento di via Veneto 9, prima di dare l'allarme ai carabinieri.

Persone citate: Castelli, Daniela Raparelli, Elsa Fortini, Sergio Foresi

Luoghi citati: Grottaferrata, Roma