Netturbini «assenti al mare» di Fulvio Milone

Netturbini «assentì al mare» Napoli sommersa dai rifiuti: denunciati 28 assenteisti, un arresto Netturbini «assentì al mare» Fasulli molti certificati medici: chi era a casa, chi in vacanza, chi svolgeva un altro lavoro NAPOLI — Sono stati raggiunti dal carabinieri nei luoghi più disparati: erano dovunque, tranne che al lavoro. A decine erano in casa, sprofondati in poltrona a leggere il giornale; altri erano addirittura in vacanza al mare. Uno è stato sorpreso in una piazza cittadina mentre svolgeva la sua seconda attività di parchegglatore abusivo. Per 29 netturbini assenteisti quella di ieri è stata una giornata nera. Dovranno rispondere dinanzi al giudice del reato dì truffa aggravata ai danni di un ente pubblico. Le denunce sono contenute In un rapporto redatto dai cara¬ binieri che ieri hanno setacciato tre dei 28 circoli della N.U., dove oltre il 10 per cento del personale, teoricamente in servizio, era assente. Altri trenta dipendenti erano stati denunciati nei giorni scorsi. L'operazione di polizia è cominciata di prima mattina, quando i carabinieri si sono fatti consegnare l'elenco dei netturbini addetti alla pulizia e alla rimozione del rifiuti nelle strade del centro cittadino. Poi, carte alla mano, è cominciata la lunga e paziente verifica 11 cui risultato è sconfortante. Diciassette dipendenti ave¬ vano firmato 11 registro delle presenze per poi allontanarsi, occupati In altre faccende. Uno di essi avrebbe dovuto rimuovere 1 rifiuti In via Partenope, il lungomare su cui si affacciano i più esclusivi alberghi di Napoli. I carabinieri lo hanno rintracciato nel suo appartamento. Intento a curare le piante sul balcone. Un altro, Domenico Lampldelll, 34 anni, in servizio presso 11 settimo circolo che opera nelle strade del centro cittadino, è stato Individuato in via del Grande Archivio, alle spalle dell'Università, mentre dava indicazioni ad un automobilista impegnato in una difficile manovra. .Lo stipendio di netturbino non mi basta, sono costretto a fare anche il parcheggiatore., si è giustificato. Altri undici dipendenti sono momentaneamente irreperìbili. Non sono tornati dai luoghi di villeggiatura, giustificando l'assenza con gravi motivi di salute. Sono però bastati rapidi accertamenti per stabilire che gli «ammalati» erano sulle spiagge o in gita nei boschi. Dei 29 denunciati solo uno è finito con le manette ai polsi: si tratta di Gennaro De Rosa, sorpreso in casa mentre guardava la televisione; .è stato scoperto da un carabiniere particolarmente severo, che si è avvalso della facoltà dell'arresto, Invece della denuncia in stato di libertà. L'indagine a tappeto sul settore della N.U. non è conclusa: accertamenti sono in corso per verificare l'attendibilità di molti certificati medici che attestavano la temporanea Invalidità di molti dipendenti. Con ogni probabilità il magistrato vorrà anche conoscere il motivo per cui la direzione della N.U. non ha disposto visite fiscali per molti falsi ammalati. L'inchiesta giudiziaria ebbe inizio nei primi giorni di agosto, quando la città fu sommersa dai rifiuti. Il disservizio — si disse — fu causato da una protesta dei netturbini di un autoparco dove si era verificato un caso di scabbia. Ma l'inattività di un autoparco evidentemente non bastò a giustificare l'enorme quantità di immondizia — oltre tremila tonnellate — lasciata marcire negli angoli delle strade. Per protesta e per paura del possibile diffondersi di malattie infettive, in molti quartieri cittadini i cumuli di rifiuti furono incendiati dagli abitanti del quartieri più colpiti. Fulvio Milone

Persone citate: Domenico Lampldelll, Gennaro De Rosa

Luoghi citati: Napoli