Erice, molti sorrisi e nessun accordo di Marcello Sorgi
Elice, molti sorrisi e nessun accordo Di fronte ai contrasti, Zichichi ha preferito non preparare un documento conclusivo Elice, molti sorrisi e nessun accordo Confermate dal convegno le difficoltà di dialogo tra Est e Ovest sulle ricerche militari DAL NOSTRO INVIATO E RICE — Il seminario sulle «guerre nucleari» e la cooperazione scientifica «alternativa» s'è chiuso senza la firma di un documento comune delle delegazioni. E' la prima volta da quando gli scienziati americani e sovietici (e da quest'anno anche cinesi) hanno accettato d'incontrarsi a Erice. ospiti del Centro «Ettore Majorana», per discutere di questi argomenti. Ma, più che un segno negativo, è la prova di un atteggiamento di grandissima cautela degli ambienti scientifici, mentre nelle sedi politiche il dialogo Est-Ovest riprende fra interruzioni. Dopo due giorni passati a litigare sulle rispettive proposte e le reciproche diffidenze (l'offerta Usa. che l'Urss rifiuta, di collaborare alle ricerche sullo scudo spaziale: l'iniziativa sovietica, parallelamente avversata dagli americani, di discutere di disarmo) gli scienziati sono riapparsi sorridenti, mostrando un certo fair-play. E i due capidelegazione. Robert Budwine. allievo del padre della «bomba H. Teller, del «Lawrence Livermore Lab» (dove si preparano i progetti dello Sdi). e Andrej Kokoshin, dell'Istituto per gli studi su Usa e Canada di Mosca, hanno accettato anche uno scambio di battute sotto 1 riflettori della tv. Gli è stato chiesto che consigli darebbero, rispettivamente, ai leaders delle parti contrapposte. Budwine ha risposto che consiglierebbe a Gorbaciov di .accettare di collaborare alle ricerche comuni sullo Sdi.. Kokoshin, invece, a Reagan suggerirebbe «di ascoltare di più le voci di tutti gli studiosi, anche quelli che dubitano che lo Sdi introdurrà nuovi elementi di destabilizzazione favorendo la corsa al riarmo.. E i segreti custoditi nei laboratori militari? Budwine, sorridendo, ha detto che vorrebbe sapere come hanno fatto i sovietici a realizzare l'«X ray laser» (11 raggio antimissili che sarebbe In grado di bloccare i vettori del nemico subito dopo il lancio). .Nessun segreto., ha tagliato corto Kokoshin, negando che l'Urss sia già in possesso di mezzi di difesa a cosi alta tecnologia. E Budwine: .Niente segreti, già: tanto voi sapete tutto!.. Dunque, sul piano delle ricerche militari, non c'è dialogo fra gli scienziati. .Né potrà essercene — ha spiegato Vladislav Rosanov dell'Accademia delle scienze di Mosca — finché continueranno a proporci di entrare nello Sdi. Invece sulla fusione nucleare e su altri argomenti che non hanno implicazioni strategiche, noi siamo pronti a collaborare.. Questo è già molto importante — ha aggiunto il Premio Nobel clno-americano Tsung D. Lee — e dall'anno prossimo potrà consentirci di raccogliere i primi risultati concreti.. D'accordo anche il vicepresidente dell'Accademia delle scienze di Pechino, Sun Hong Lle: .Questo meeting per noi rappresenta un gran successo. Per quanto ci è possibile, vogliamo ampliare e migliorare la collaborazione.. Davanti a questo quadro di posizioni l'organizzatore del seminario prof. Antonino Zichichi ha preferito non sottoporre al presenti un documento finale da firmare. • Piuttosto che un testo vago sema impegni concreti — ha commentato, facendo il bilancio del lavoro di questi giorni — ho ritenuto utile valorizzare i molti segni di disponibilità emersi. Sullo Sdi la proposta americana resta valida, e Teller fino a stamane mi ha telefonato per confermarla. Sulla fusione nucleare (le ricerche per la produzione di energia nucleare «pulita» n.d.r.) c'è spazio per un'attiva collaborazione. Se non ci fosse stata Cemobil, credo che si sarebbe arritiatt perfino a un accordo operativo. C'è interesse per i supercomputers, e un laboratorio di ricerca comune verrà installato a Pechino.. Infine, sospesa a mezz'aria, è rimasta anche Elolsatron, la «supermacchina per cono scere il supermondo», 11 maxi-acceleratore di particel le nucleari il cui progetto ZI chichi ha posto al centro del seminario. Piace agli americani, ma per i sovietici (che In questo campo accarezzano un loro progetto) «costa troppo.: diecimila miliardi di lire indubbiamente difficili da re perire. Marcello Sorgi
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