Quel mal di pancia che rovina le ferie di Ezio Minetto

m Quel mal di pancia che rovina le ferie Molto spesso bastano dieta e riposo m Quel mal di pancia che rovina le ferie -Coliti» estive? -Cose di stagione», dice per lo più il medico: e intanto raccomanda riposo, dieta e attenzioni. Nel frattempo — dicono gli interessati — tra -niente sole e niente bagni», termometro e precauzioni, una bella settimana di vacanze è rovinata. Solito problema, quei 2-3 giorni di diarrea estiva, per bambini, anziani, turisti e bagnanti: per non parlar di quei suscettibilissimi portatori di panciera che sono i tanti sofferenti di colon irritabile. Per fortuna non si tratta quasi mai di malattia vera ma di stagionale disturbo — che arriva, molesta e dilegua — destinata fin dal nascere a restar senza nome. Lieve infezione batterica o virale oppure -colpo di freddo» — da bibite ghiacciate, gelati, frutta o bagni di mare — come subito casalingamente sentenziano — non poche volte con buone ragioni — mamma e nonna e vicinato? Ogni volta, per timore del peggio — visto che, specie d'estate, -rotavirus», -shigelle», •salmonelle», -escherichia coli» e stafilococchi possono combinar guai ben più seri la domanda è sempre la stessa: antibiotici o no? Anfibio tici si quando la severità, l'acuzie e la qualità dei sintomi — giudicati dal medico e, se occorre, tempestivamente verificati dal laboratorio — facciano temere la causa infettiva o tossiinfettiva (specie nei bambini, anziani, immunodepressi etc). Altrimenti no, perché inutili e persin dannosi. Quando il soggetto è sano e i disturbi — sia pur -pressanti» — sono semplicemente da -aumentata motilità intestinale- — non tiriamo subito in causa batteri e virus dal nome difficile: e tantomeno calchiamo la mano con antibiotici contro il colera o la dissenteria bacillare. Niente di peggio che trattar con antibiotici un disturbo intestinale che trova per lo più semplicemente causa nelle variazioni di clima e di dieta o in squilibri alimentari. Prima di aggiunger danno a danno — creando, con l'antibiotico, un antifisiologico -dismicrobismo» intestinale — ricordiamo che c'è chi ha paragonato la flora microbica di un apparato digerente ecologicamente normale alla flora botanica di alta montagna: minima o assente sulla vetta (lo stomaco), scarsa sui pendii (piccolo intestino), ricca e variata ed utile a valle (il colon). E che, quindi, ogni artificiosa perturbazione di questo ecosistema è inutile e persin nociva. Ezio Minetto