Da rifare 200 mila metri di tetti

Da rifare200 mila metri di tetti Milano, già contati 21 miliardi di danni per il tornado di lunedì Da rifare200 mila metri di tetti fcamberletti invia un gruppo di tecnici - Pregiudicato il raccolto di 5000 ettOTjU campagna MILANO — Le prime stime dei danni del tornado del 18 agosto: 15 miliardi per l'agricoltura, sei per le strutture. Danno l'idea della violenza che si è scatenata nel Milanese la sera del 18 agosto. Ma sono stime. Per verificarle e definirle il dipartimento della protezione civile di Roma ha inviato nel capoluogo lombardo un gruppo di funzionari e tecnici, tra i quali il generale del genio Sergio Pietravalle. Lo stesso ministro Zamberletti afferma in un comunicato che il suo dipartimento -continua a seguire V evolversi della situazione attraverso le informazioni che i prefetti interessati fanno costantemente giungere al Centro situazioni». L'invio di funzionari e tecnici sul posto è stato deciso •per integrare le attività relative al censimento dei danni ed alla valutazione delle conseguenze del nubifragio». Dal canto suo la prefettura milanese ha comunicato che 1' opera di coordinamento e di assistenza diretta dai dottor Tronca, prosegue. -I danni all'agricoltura — specifica il comunicato emesso dalla prefettura —, quantificati in circa 15 miliardi di lire di cui nove riferiti alle colture distrutte o compromesse e sei alle strutture, sono già all' esame dell'assessorato regionale all'agricoltura per i possibili interventi di competenza. Appaiono ingenti anche i danni, stimabili in circa sei miliardi, al manto di copertura dei manufatti industriali ed alle abitazioni, rilevati per una superficie complessiva di circa 200 mila metri quadrati da parte dei vigili del fuoco, che hanno sul posto nove ingegneri e due funzionari, e degli uffici tecnici dei comuni». -In attesa dell'opera di ripristino dei tetti e delle coperture — prosegue il comunicato — sono stati intanto reperiti e forniti ai comuni interessati 70 mila metri quadrati di teloni di plastica e 11 mila metri quadrati di eternit che consentono di preservare le strutture da ulteriori danni Sempre per quanto concerne l'agricoltura, l'assessorato regionale stima in cinquemila gli ettari colpiti dalla grandinata: duemila coltivati a mais, 1500 a prato e altrettanti con coltivazioni di cereali diversi. Il comune di Casorezzo, il più colpito assieme a due frazioni di Parabiago (Villa Pia e Villa Stanza) dalla tromba d'aria di lunedì pomeriggio, ha chiesto al ministro Zamberletti di dichiarare per la zona lo stato di calamità: i vi¬ gili del fuoco e gli uomini della protezione civile hanno compiuto ieri mattina un sopralluogo nella fascia di circa dieci chilometri che ha risentito maggiormente della furia degli elementi per compiere una precisa stima dei danni. Intanto il municipio di Casorezzo, dove ieri pomeriggio è rientrato il sindaco Gianfranco Gornati. continua a servire quale sede operativa per il coordinamento degli interventi di prima necessità. -La gente ha reagito bene — ha detto il sindaco —: o 48 ore dal disastro tutti stanno lavorando per ricostruire il più in fretta possibile. Siamo genie operosa e pur nello stato di disagio incredibile di queste ore nessuno si è perso d'animo, tra la gente c'è solidarietà». Il palazzo comunale vive ore frenetiche: è tutto un accorrere di cittadini che chiedono teloni, tegole, materiali per l'edilizia. Superate le difficoltà incontrate ieri nel reperire il materiale, gli amministratori comunali hanno già preso contatto con alcune aziende che forniscono «eternit» e materiali isolanti e una azienda di Brescia che in queste ore sta inviando grossi quantitativi di tegole. Chi è in grado di farlo ha già iniziato a ricostruire il tetto di casa spazzato via dal vento, gli altri si fanno aiutare dai vicini o hanno fatto ricorso a imprese edili della zona. Stime dei danni e lavori di ripristino si stanno compiendo anche nelle numerose piccole aziende della zona che hanno avuto danni sia alle strutture murarie sia, dopo il crollo dei tetti, anche ai macchinari danneggiati dalla grandine. Anche la notte scorsa, intanto, i vigili del fuoco hanno lavorato per abbattere alberi pericolanti e per aiutare i cittadini a rimuovere la grande massa di oggetti portati dal vento che avevano invaso strade e case. Nel centro di assistenza allestito presso le scuole medie di Casorezzo, con il contributo dei volontari della croce rossa, sono ancora ospitate una ventina di persone. -Si tratta in particolare di anziani che sono rimasti senza casa — ha detto il sindaco — o che hanno bisogno di assi stema perché vivono soli». Le abitazioni dichiarate inagibili dai tecnici sono, nel comune di Casorezzo, una decina. Inagibili sono anche alcune stalle e alcuni edifici rustici che si trovano nelle campagne della zona tra Inveruno, Casorezzo e Parabiago.

Persone citate: Gianfranco Gornati, Milanese, Sergio Pietravalle, Villa Pia, Zamberletti