Controlli sui tartufi di Gianfranco Fiori

Controlli sui tartufi Controlli sui tartufi La raccolta nel Cuneese partirà il 1° settembre, ma non c'è allarme - Si annuncia una «buona stagione» ALBA — La raccolta del tartufo bianco, il pregiato «Tuber Magnatum Pico», ricercato e conosciuto dai buongustai di tutto il mondo, sta per partire. Alla vigilia quest'anno, si pone un problema, specie dopo l'allarme per i funghi radioattivi del Friuli: è quello del controllo per accertare che questi squisitissimi «funghi ipogei» non siano contaminati. Negli ambienti tartuficoli si sostiene che non vi è motivo di preoccupazione. 11 dottor Franco Morabito dell'Ussl di Alba dice: «Le verifiche eseguite finora sui vari prodotti provenienti dalle nostre zone, hanno fornito valori nei limiti della norma e altrettanto è ipotizzabile per i tartufi. Tuttavia, non mancheranno controlli nei prossimi giorni quando inizierà la raccolta nel Cuneese.. Al di là dei rischi di radioattività, la stagione tartuficola '85-'86 si preannuncia ottima in Piemonte. Secondo gli esperti le piogge primaverili, le condizioni climatiche generali sono state finora molto favorevoli. Il raccolto dovrebbe essere abbondante e compensare la scarsa stagione dell'anno passato. 'Per ora, sui mercati già aperti, sono affluiti pochi esemplari — dice il commerciante albese Roberto Ponzio —. / prezzi oscillano dalle 20 alle 30 mila lire l'etto.. Quotazioni certamente destinate a lievitare a ottobre e novembre. La ricerca e vendita del tartufo bianco è già consentita, dal 15 agosto, nelle province di Asti, Alessandria e Torino, autorizzata dalle rispettive amministrazioni provinciali, come vuole la legge regionale. Nel Cuneese, invece, cominceranno solo il 1° settembre. 'Nel fissare questa data — dice il presidente della Provincia, Guido Bonino — abbiamo tenuto conto del parere del centro per lo studio della micologia del terreno del Consiglio nazionale delle ricerche.. Nessun provvedimento è stato adot¬ tato dalle province di Vercelli e Novara Apertura anticipata o posticipata? L'argomento è stato, in passato, al centro di molte polemiche. Benvenuto Boasso, presidente dell'associazione tartufai delle Langhe e Monferrato: «JVoi siamo sempre stati contro le raccolte precoci.. Giovanni Morino, presidente dei trifolau di Calamandrana (una delle tre associazioni esistenti nell'Astigiano): 'Nelle nostre zone, forse per ragioni climatiche, la stagione inizia prima, ma finisce anche un po'prima rispetto alle Langhe. Il problema però non è tanto quello dì raccogliere una settimana prima o dopo, ma dei controlli, delle norme da far rispettare.. Il consigliere regionale repubblicano Mario Fracchia, relatore della nuova legge sui tartufi: «Le nuove norme ribadiscono la facoltà alle province di fissare le date di apertura nel proprio ambito di competenza. Il Piemonte poi è l'unica regione d'Italia che consente le ricerche di notte vietate dalla legge nazionale.. Mentre le polemiche sull'apertura della stagione sembrano essersi placate rispetto al passato, altri problemi assillano ora i trifolao. 'Sono quelli fiscali, legati all'Iva, alle fatturazioni, alle denunce, sottolineano Benvenuto Boasso e Giuseppe Dulia, presidente dell'associazione trifolau di Murisengo nell'Alessandrino. Dice Boasso: •Per discutere questi importanti problemi, abbiamo indetto per mercoledì 27 agosto una assemblea di tartufai nel municipio di Alba alla quale è stato invitato anche l'assessore regionale all'agricoltura Lombardi. Due le richieste fondamentali: che il tartufo sia considerato prodotto agrìcolo e che siano riconosciute ai raccoglitori le spese di produzione. Si intendono proporre modifiche di legge in tal senso.. Gianfranco Fiori

Persone citate: Benvenuto Boasso, Boasso, Franco Morabito, Giovanni Morino, Giuseppe Dulia, Guido Bonino, Lombardi, Mario Fracchia, Roberto Ponzio