Nella carta dell'affettato può nascondersi un veleno di Ruggero Conteduca

Nella carta dell'affettato può nascondersi un veleno Una circolare dell'Unione consumatori alle Usi Nella carta dell'affettato può nascondersi un veleno ROMA — Occhio alla carta. Da martedì 26 agosto, le massaie di tutta Italia avranno una preoccupazione in più. Quella di controllare il peso netto del prosciutto, del salame o del formaggio che acquisteranno. E di badare, soprattutto, al tipo di carta e al modo in cui il salumiere confezionerà il pacchetto con l'affettato. L'allarme, è stato lanciato dall'Unione consumatori (Une) proprio alla vigilia dell'entrata in vigore della legge sul «peso netto» con una circolare inviata alle Unità sanitarie locali per segnalare il pericolo cui potranno essere esposti i consumatori. 'Il 70 per cento della carta con la quale vengono avvolti gli alimenti — avvertono — è trattato con sbiancanti fluorescenti, piombo o altre sostanze die possono risultare nocive, una volta in contatto diretto con gli alimenti.. Per maggior sicurezza, suggerisce l'Unione consumatori, occorrerà pretendere insomma che il cibo acquistato venga prima avvolto in una carta oleata o plastificata e che il pacchetto venga confezionato in modo tale che nessun lembo dell'involucro esterno entri in diretto contatto con il contenuto. Sconcertanti infatti i risultati di un'indagine effettuata acquistando in diversi negozi cento porzioni di «affettato»: solo nel 28 per cento dei casi esse sono risultate regolari sia dal punto di vista della carta, sia da quello della confezione. Nel restante 72 per cento, l'involucro esterno è risultato di tipo «pericoloso». Il pericolo, sino ad oggi, è dunque sempre esistito. Ma mai nessuno, ad esclusione dei diretti responsabili, ne era a conoscenza. Perché allora questo allarme oggi e che cosa potranno fare per preservare i cittadini da quest'ennesimo attentato alla loro salute le'già inefficienti Usi? 'Questo particolare tipo di rischio al quale è sottoposto il consumatore — spiegano all'Une — potrebbe aggravarsi con l'entrata in vigore della norma sul "peso netto". Da martedì 26, si prevede sarà sempre più diffusa l'offerta ai commercianti di carta a più basso livello di presso, ma del tutto priva dei requisiti igienico-sanitari previsti dalla legge.. C'è infatti una norma, del 21 marzo 1973, che indica i requisiti che deve avere la carta usata dagli alimentaristi: non deve, soprattutto, .lasciar migrare nei cibi sostanze nocive usate nella sua fabbricazione.. A questa legge infatti, fa riferimento la circolare inviata dall'Unione consumatori alle varie Usi per richiamarne l'attenzione. •.E' però solo un atto doveroso — aggiungono con scetticismo — dal momento che tutti sappiamo come funzionano le Unità sanitarie locali. Non hanno mezzi e volontà per risolvere problemi più urgenti, figuriamoci se potranno vigilare su salumerie e macellerie. Basti pensare che mentre i prelevamenti e le analisi, affidati prima della riforma sanitaria del 1980 agli uffici provinciali di igiene e profilassi, erano 400 mila l'anno su tutto il territorio nazionale, oggi arrivano a mala pena a 70 mila.. • Tanto per cominciare — ribatte Fabio Ciani, presidente della Usi Roma 2 — dall'Unione consumatori non- abbiamo ancora ricevuto nessuna circolare. In secondo luògo, cosa pretendono che facciamo con i pochi ispettori che abbiamo a disposizione? Per vigilare sul rispetto delle norme igieniche da parte di mercati e negozi ci sono solo 8 ispettori per controllare un quarto di città.. 'Vuol dire che sequestreremo — aggiunge rassegnato — risme di carta nei vari negozi e li manderemo all'istituto centrale di igiene e profilassi. Se qualcosa non risulterà in regola, il problema, allora, sarà delle autorità centrali, magari dello stesso ministero della sanità». E i commercianti? Per il momento non parlano: la maggior parte dei negozi sono ancora chiusi per ferie, gli uffici delle associazioni di categoria deserti. Chi non ha ancora provveduto, dovrà comunque al ritorno munirsi di bilance elettroniche capaci di sottrarre automaticamente il peso dell'involucro da quello complessivo della merce, di carta meno dannosa alla salute e. soprattutto, imparare a confezionare meglio pacchi e pacchetti. Per i trasgressori, le multe previste sono salate: fino a 600 mila lire per i dettagliali ti. fino a un milione e 600 mila per i grossisti Ruggero Conteduca

Persone citate: Fabio Ciani

Luoghi citati: Italia, Roma