Il pci si appella al computer di Alberto Rapisarda

Il p€i si appella aliomputer Manca il contatto con la gente, cambia la macchina del partito Il p€i si appella aliomputer Le antenne del vecchio apparato hanno sbagliato clamorosamente troppe previsioni - Sotto accusa i funzionari di professione - E intanto si riformano le sezioni e si lancia un maxi-questionario ROMA — A Botteghe Oscure sono stanchi di sbagliare troppo spesso previsioni, non ne possono più di funzionari intermedi che inviano bollettini ottimistici ai vertici, poi smentiti amaramente dai fatti, come avvenne ad esempio per il crollo della giunta rossa di Roma. Cosi Natta ha deciso che è bene avere informazioni di prima mano sugli umori della base del partito e sulle tendenze della società. Non potendo più contare sull'attendibilità dei dati forniti dalla vecchia macchina-partito, il pei si affida ora all'elettronica e ai questionari. E' in fase avanzata di realizzazione il collegamento del centro con le federazioni regionali tramite videoterminali sui quali si svolge un dialogo continuo. Da Botteghe Oscure partono direttive, dalle Regioni salgono le informazioni sulle manifestazioni svolte, le attività in corso, cifre, dati, corrispondenza. Il «cervellone» che era stato installato nei sotterranei del palazzo della direzio¬ ne, per elaborare i risultati elettorali sempre in anticipo su quelli del ministero degli Interni, è stato potenziato per il nuovo lavoro. -L'unico limite sono i costi. Per ora siamo collegati con le principali federazioni regionali — spiegano a Botteghe Oscure — poi il collegamento riguarderà tutte le federazioni,. Quel che non hanno potuto ottenere le sollecitazioni dei vertici, le proposte di riforma dell'apparato, le messe in stato di accusa di funzionari sclerotizzati, viene ora chiesto al calcolatori e ai cavi coassiali. La politica chiede aiuto alla tecnologia. In attesa che si sviluppi il programma informatico, i dirigenti del pei hanno ritenuto necessario aggiornarsi consultando il Paese e la base con uno strumento di più rapida utilizzazione. Centomila questionari composti da una trentina di domande saranno distribuiti durante il festival dell'Unità che si apre il 28 agosto a Milano. Altre 900.000 copie saranno distribuite in tutto il Paese, ;to il Paese. | E' il primo passo «per liberare i canali di comunicazione tra base e vertice, tra partito e opinione pubblica, spiegano all'Unità. Questionari e informatica, insomma, usati per rimuovere quel blocco contro il quale si dirigono ormai da anni accuse ricorrenti di paralisi. Gli imputati sono una parte dei quadri intermedi, dirigenti di federazioni che son diventati funzionari di professione. Si tratta della leva che fu buttata in gran fretta nella mischia nel 1975 quando il pei, colto alla sprovvista dal successo elettorale nelle amministrative, dovette mandare i suoi uomini più sperimentati nei governi delle città: Da quel momento le antenne del partito subirono una mutazione e non in meglio. Dopo un decennio si corre ai ripari. Già negli ultimi anni i dirigenti comunisti avevano usato questionari e sondaggi di opinione per tentar di capire cosa succede in Italia, fidandosi sempre meno delle voci interne. Ora si è passati ad un'operazione di massa. ad un'operazione di massa. I Il dibattito che ha preceduto il congresso di Firenze ha fatto scuola. Aperto come mai era avvenuto, appassionato, ha coinvolto ben 350.000 iscritti. Ma non è parso abbastanza. -Noi dobbiamo tener conto anche di quel milione e 200.000 iscritti che non si vedono in sezione, che non partecipano al dibattito', annuncia Massimo D'Alema. responsabile del dipartimento propaganda. I questionari sono diretti soprattutto a questi .compagni» distanti. E, intanto, si è messa mano alla riforma delle sezioni, specie nelle grandi città. Basta con le riunioni dove si ripeteva in modo rituale quel che aveva deciso la direzione, sotto la guida di un funzionario di federazione. La linea decisa al congresso è: meno politici di professione e più dirigenti part-time. Nelle federazioni è l'ora dei tecnici, intellettuali, professionisti che hanno una vita di lavoro loro, ma che scelgono di dedicare una parte del loro tempo al partito. Alberto Rapisarda I «me. w «o-jiaai

Persone citate: Massimo D'alema

Luoghi citati: Firenze, Italia, Milano, Roma