Eriksson conta sul gruppo

Eriksson conta sul gruppo La Roma stasera in finale nel torneo di Zurigo Eriksson conta sul gruppo ZURIGO — Sven Goran Eriksson si sta avviando per gradi a diventare uno fra i protagonisti assoluti del calcio italiano. Si fa strada con garbo ma con tenacia, sa reagire ai colpi più duri e ripartire in attacco. E' anche la sua filosofia nel gioco del resto: -Non è bello che noi prendiamo tanti gol, ma è importante che noi ne facciamo sempre più degli altri-. La Roma rinnovata, ritoccata e non rivoluzionata con gli inserimenti fissi di Baroni in dilcsa e Berggreen a centrocampo, e quelli saltuari (ma in un domani saranno più frequenti) di Baldieri e Agostini, piace, gioca bene e la risultato. Si è esibita contro il Bayern confermando che il ruolo di anti-Juventus. finora attribuito più che altro per meriti extra-sportivi, comincia ad avere corpo e sostanza. Eriksson spiega: -Ma per me non è la Roma la sfidante cosi come non è la Juventus la favorita! Io davanti metto il Milan. e poi la Juventus, e noi in mezzo fra le cinque o sei, anzi sette, che possono anche vincere il campionato. 10 ho allenalo il Goteborg che aveva una squadra fisicamente molto forte, poi il Benfica con giocatori eccellenti tecnicamente e buoni sul piano tattico. La Roma ha uomini forti, palleggiatori eccelsi, ottima disposizione in campo. Queste però sono solo valutazioni, giudizi, parole. Perché siano confermati bisogna vincere qualcosa di più di una Coppa Italia--. La nuova Roma sembra cambiata ben oltre gli avvicendamenti di uomini, e la crescita dei risultati. Ce più serenità, più distensione, anche se i «vecchi., polemizzano. Pruzzo col ..mugugno» classico genovese. Conti con dichiarazioni di guerra che rientrano in ventiquattrore. Spiega il tecnico svedese: Per un anno e mezzo abbiamo avuto problemi all'interno della squadra e all'interno della società. Abbiamo avuto la fortuna di risolverli, e il fatto stesso che ci siano stati e siano stati superati ha reso 11 gruppo dei giocatori più compatto, più maturo, più professionale. Forse questo conta di più di ogni altra cosa. Se non dà fastidio economicamente alla società io sono disposto a tenermi anche tutti i ventuno giocatori che abbiamo adesso: la verità è che anche il più giovane. Impallomcni. è bravo e ha un futuro assicuralo-. Fa una pausa, cerca le parole giuste in questo suo italiano ormai ottimo, per dire qualcosa che conta. -Abbiamo cambiato qualche giocatore, non il gioco. Pei me sono tutti titolari purché anche chi fa panchina, che entri tanto o poco, al momento di giocare sappia esattamente quello che deve fare, e si inserisca in un meccanismo che non cambia. Col Bayern abbiamo accusato l'uscita di Boniek perché è mancato un appoggio a un attacco che già era calalo. Desideri però ha giocato senza creare scoml>ensi ai compagni-. — Il luluro cosa riserva? ■ Intanto io spero che dia una vittoria stasera, no? Se poi perdiamo, pazienza, ma non vorrei. Per adesso la squadra è questa. Pruzzo? Lui non vuole rischiare e io nemmeno: giocherà solo se é a posto al cento per cento-. g. vigl.

Persone citate: Agostini, Baldieri, Berggreen, Boniek, Eriksson, Pruzzo

Luoghi citati: Italia, Roma, Zurigo