«Ora suono per la pace» di Armando Caruso

«Ora suono per la pace» Parla Maazel, oggi a Pompei «Ora suono per la pace» A Ginevra il 30 settembre per gli etiopici con Solfi, Menta, Pavarotti e Lollobrigida SIENA — Lorin Maazel, quasi uinquant'anni di musica come violinista e direttore d'orchestra, non si ferma mai: ieri sera ha aperto a Siena la «434 Settimana Musicale» dirigendo la London Symphony Orchestra nel Coro dei pellegrini dal Tannhauser di Wagner e nella Sinfonia in Si minore n. 5 di Ciaikovski: oggi inaugura le «Panatenee» a Pompei e il 23 sarà sul podio della London Symphony nel concerto per violoncello e orchestra con Mstislav Rostropovic. A Macerata, il 25 agosto, terrà un altro concerto e subito dopo raggiungerà l'orchestra della Scala in tournée in Canada: il 30 agosto ed il r settembre dirigerà a Vancouver la Messa di requiem di Verdi, i cui protagonisti sono Maria Chiara, Lucia Valentini Terrani. Veriano Luchetti e Paata Burchuladze. Non sarà un grande tour de force? •No. perché due mesi di vacanza sull'Oceano Pacifico in maggio e giugno, mi nano ritemprato totalmente. E poi a Siena ho suonato ieri per la prima volta e un debutto cosi emozionante ini ricarica anche psichicamente. Quando andavo all'Università a Perugia, ogni tanto facevo un salto a Siena. Oggi sono felice di aver suonato in una città che mi dà molto culturalmente-. Ed a Pompei, con Rostropovic, sarà un'altra tappa particolarmente importante. • Quando ci ritroviamo, l'amico Mstislav ed io, non ci lasciamo scappare l'occasione di suonare insieme. A Pompei, andiamo per la prima volta Saranno grandi serate e la musica ne trarrà vantaggio Pompei suscita sempre forte suggestione.,. • Ecco — continua Maazel — questa non è routine, io non la sopporterei inai. Serate cosi sono avvenimenti significativi nell'esistenza di un uomo. La vita è un'avventura che bisogna vivere intcn samente. abbandonandosi alle emozioni. Ed io ad esse non mi sottraggo mai». E quali sono i suoi nuovi progetti? .Dopo cinquantanni di studio, di esecuzioni in teatro, chiuso nelle sale di registrazioni, ho capito che bisogna conquistare gli spazi liberi, le folle, e lavorare per scopi umanitari. A Ginevra il 30 settembre, sotto l'egida delle Nazioni Unite, terrò un concerto a favore dei rifugiati etiopici. A questa serata benefica parteciperanno i grandi direttori. Sotti, Zubin Mehla. Osawa, il violinista Menuhin. Luciano Pavarotti. Peter Ustinov sarà, come me, presentatore della serata e accanto avremo Gina Lollobrigida e Catherine Deneuve». Una parata di stelle ripresa in mondovisione con almeno 500 milioni di spettatori. •Sì, vogliamo conquistare questa immensa platea, per dimostrare che la solidarietà umana non deve avere limiti e non può essere una prerogativa della musica pop. I signori del pop hanno un motto, «We are the world« , ma il mondo siamo anche noi della musica classica. Quindi musica classica contro il pop, ma con amore». •E così — annuncia Maazel — in occasione del centenario della nascita del musicista brasiliano Villa-Lobos, il 16 dicembre, a Rio de Janeiro dirigerò la Filarmonica del mondo. Cento professori d'orchestra, ognuno dei quali apparterrà ad una nazione diversa. Sarà questa un'altra occasione per aiutare la Croce Rossa Internazionale. Ecco, questa, oggi, è la mia più grande ambizione. Dimostrare che il messaggio di pace della musica può aiutare l'umanità a migliorare». Lorin Maazel. instancabile globe-trotter della musica, intanto pensa di dare alle stampe L'Europa musicale, il libro che finirà di scrivere «entro gennaio, e che rappresenta un itinerario europeo visto da un musicista.. Armando Caruso