Tolta la cattedra al teologo Curran

Tolta la cattedra al teologo Curran Condanna ufficiale del Vaticano Tolta la cattedra al teologo Curran E' accusato di avere divulgato negli Usa eretiche teorie sui comportamenti sessuali CITTA' DEL VATICANO — Charles Curran. il teologo americano noto per le sue prese di posizione in materia sessuale, non potrà più insegnare all'Università cattolica di Washington: la Sacra Congregazione per la dottrina della fede lo ha interdetto dall'incarico di docente. Il documento (del 25 luglio scorso) che rende ufficiale la condanna della Chiesa cattolica è stato reso pubblico ieri nella sala stampa della Santa Sede e porta la firma del prefetto dell'ex Sant'Uffizio, cardinale Joseph Ratzinger. n reverendo Curran, docente di teologia da vent'anni, era già stato sospeso dall'insegnamento nel '67 ma il provvedimento era rientrato cinque anni dopo uno sciopero degli studenti. La sua polemica con la Santa Sede riguarda la proclamata «assoluzione» morale (in alcuni casi) degli atti d'amore tra omosessuali, della masturbazione, dei rapporti completi prima del matrimonio, del divorzio, dell'aborto e dell'eutanasia. n teologo americano non ha replicato alla «notifica» del cardinale Ratzinger, nella quale si dice che «egli non può più essere considerato né idoneo né eleggibile ad esercitare la funzione di professore di teologia cattolica». Già da diversi anni la Santa Sede e il teologo americano erano entrati in «rotta di collisione», ma Curran aveva sempre rifiutato, anche dopo un recente Incontro con Ratzinger in Vaticano, di riconsiderare le sue tesi. Quel colloquio con Ratzinger, 1*8 marzo scorso, fu definito da un comunicato «sincero ed utile», ma fuori dal «procedimento in atto». Rientrato a Washington, 1*11 marzo. Curran indisse una conferenza stampa: «Se si procederà al mio licenziamento — disse allora — farò ricorso al tribunale civile per ottenere il mio reintegro, appellandomi al principio della libertà accademica». E aggiunse che le sue posizioni «non sono né radicali né ribelli». Ora la condanna definitiva. Nel documento reso noto ieri il cardinale Ratzinger evita d'entrare nei dettagli delle posizioni «eretiche» sostenute da Curran, facendo rilevare che esse erano già state oggetto di precedenti comunicazioni, considera un'«aggravante» che siano state espresse nella sua qualità di professore di una istituzione pontificia, e condanna il dissenso pubblico dal magistero della Chiesa in questioni di morale. Ratzinger, infatti, ricorda al teologo che. secondo il Concilio, quando i vescovi «si accordano su una dottrina da ritenersi come definitiva, essi propongono infallibilmente la dottrina di Cristo». Secondo il cardinale prefetto della Sacra Congregazione per la dottrina della fede, inoltre, Curran «non ha tenuto adeguatamente conto, per esempio, che la posizione della Chiesa sulla indissolubilità del matrimonio sacramentale consumato, che egli pretenderebbe fosse mutata, in realtà è stata definita al Concilio di Trento e perciò appartiene al patrimonio della fede». Nel documento Ratzinger contesta a Curran di non aver dato sufficientemente peso all'insegnamento del Vaticano II quando, in piena continuità con la tradizione della Chiesa, ha condannato l'aborto, qualificandolo come «delitto abominevole». Ratzinger rimprovera al teologo alcune sue prese di posizione circa la stessa procedura seguita dall'ex Sant'Uffizio nel suo caso: «Ella ha pubblicamente protestato perché non le è mai stato detto chi fossero i suoi accusatori — scrive il cardinale — ora. la Congregazione ha basato il proprio esame esclusivamente sulle opere da lei pubblicate e sulle sue risposte personali alle proprie osservazioni, pertanto di fatto le sue stesse opere sono state i suoi accusatori ed esse soltanto». La gerarchia ecclesiastica statunitense ha pubblicamente accettato il provvedimento del Vaticano.

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Trento, Usa, Washington