II generale degli insulti «La caserma è una casa»
II generale degli Insulti «La caserma è una casa» Sull'episodio di Padova indaga anche il Comiliter II generale degli Insulti «La caserma è una casa» PADOVA — n generale preferirebbe tacere. C'è l'inchiesta ordinata dal ministro Spadolini in corso, e lui è stato invitato dai suoi superiori a non parlare, fino all'«interrogatorio». Per poter scambiare con lui due battute bisogna attendere la sua uscita dalla caserma, alle 17. «La caserma per me è come una casa — dice ai giornalisti ta¬ gliando corto — e cosi dev'essere per tutti, dal generale all'ultima delle reclute». Poi l'auto sfreccia via. Queste le uniche battute pronunciate ieri dal generale Franco Bosio, 54 anni, comandante della caserma «Pierobon» di via Chiesanuova, che ospita un reparto trasmissioni formato da 800 uomini. Il generale è accusato da una lettera f ir- mata da quattro reclute che racconta un episodio accaduto la mattina di martedì 12 agosto, durante un'adunata generale. Bosio, secondo la denuncia dei quattro giovani, parlando al microfono durante la premiazione di un torneo di pallavolo svoltosi all'interno della caserma, avrebbe apostrofato i suoi uomini con parole pesanti: •Bastardi, vigliacchi, amor/i». Avvicinati durante la libera uscita, ieri, tutti i giovani militari hanno confermato le accuse: «E' vero, il generale ha pronunciato quelle frasi. No, in questa caserma non si verificano episodi di nonnismo e tutto sommato non si vive male. Questo è stato l'unico episodio che ci ha offesi». Parlando con alcuni sottufficiali è stato poi possibile ricostruire cosa realmente è accaduto durante quell'adunata nel piazzale della caserma Pierobon. Il generale Bosio negli ultimi tempi si è dato molto da fare per costruire alcune attrezzature sportive all'interno dell'edificio militare. Un campo da tennis dotato di spogliatoi, una piccola pista. Qualche giorno prima del «fattaccio» il generale ha scoperto un atto di teppismo ai danni degli impianti sportivi: i vetri degli spogliatoi erano stati rotti e alcuni segnali indicatori erano stati divelti. Episodi, a quanto pare, accaduti anche in passato in caserma. Intanto, oltre all'inchiesta disposta dal ministro Spadolini, anche il Comiliter del Veneto ha avviato un'Indagine sull'episodio, provvedendo a nominare un generale di divisione. f. c.
Persone citate: Franco Bosio, Pierobon, Spadolini
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