Col casco meno morti di Marco NeirottiGiampiero Paviolo

Col casco meno morti Primi bilanci a un mese dal varo dell'obbligo Col casco meno morti Dati confortanti dagli ospedali: al Cto di Torino minimo storico di ricoverati (9); al San Martino di Genova dal 18 luglio neppure un intervento; al Cto di Roma un calo del 20 per cento - A Napoli il record delle contravvenzioni Non sono ancora le statistiche ufficiali a dirlo, però lo dicono i medici d'ospedale: l'obbligo del casco, in questi trenta giorni, ha ridotto di brutto decessi e interventi chirurgici per traumi subiti da motociclisti. I ministeri della Sanità e dell'Interno si preparano a ebalorare i dati: in autunno conosceremo quelli su disciplina e repressione, ci vorrà più tempo per quelli sulle tragedie evitate. Meno vittime, dunque. E' il dato più importante: la tetra cifra di 1050 morti dell'anno scorso non si ripeterà. In pronto soccorso e nelle divisioni di neurochirurgia tutti vogliono precisare che parlano 'Soltanto in base a una prima impressione-, ma concordano: »Si muore molto meno'. In qualche città la riduzione è del 100 per cento. Al Cto di Torino, conferma il dottor Giuliano Faccani, aiuto di neurotraumatologia: 'Siamo prudenti nelle valutasioni, ma è certo che i traumi da motocicletta sono diminuiti in modo netto'. Aggiunge il direttore sanitario, Carmelo Del Giudice: «/ ricoveri di questo tipo stanno toccando il minimo storico. In questo momento ci sono in reparto 9 persone: mai successo». Ancora Faccani: 'Il casco ha ripercussioni non soltanto sui motociclisti: con il calo dì traumatizzati si seguono meglio altre patologie'. Incide il fatto che le città si sono un po' svuotate per le vacanze? Forse no, viene ottimismo anche dalle zone di villeggiatura. Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (punto di riferimento per buona parte della Riviera di Ponente): -Non siamo in grado di quantificare, rimangono feriti che avevano il casco e si son rotti gambe o braccia: però va meglio». Ospedale di Rimini: «Gii effetti della legge fanno ben sperare». Dai luoghi di vacanza quasi sempre i pazienti sono trasferiti ai policlinici dei capoluoghi, che già devono sopportare il normale carico di lavoro. Ospedale Bellaria di Bologna: »Una statistica è complessa: in estate aumentano gli incidenti, quindi se calano — come avviene — i traumi di motociclisti, il dato è due volte confortante». San Martino di Genova: «L'anno scorso, nei venti giorni successivi al 18 luglio, furono necessari 35 interventi neurochirurgici: quest'anno neppure uno». Cto di Roma: «/ traumi cranici (incidenti ma anche altri tipi d'infortunio) sono calati del 20 per cento-. A Milano in questo mese sono stati rilevati dai vigili urbani 242 sinistri con moto: nessuna vittima, 240 feriti, solo 21 senza casco. Conforta scoprire che il 99% di chi è soggetto all'obbligo lo rispetta. La stima (mancano però capoluoghi importanti) viene da uno studio condotto dai vigili urbani per l'Istituto superiore di sanità e chiamato Pridol. cioè rprima e dopo la legge» : coordinato dal professor Franco Taggi. sarà pronto entro fine anno e fotograferà la situazione in 200 città. Il confronto col passato è eloquente: all'inizio di luglio il 94% dei motociclisti viaggiava senza casco. - Una netta inversione di tendenza, anche se registriamo un altro fenomeno: molti, pur di non usare il casco, hanno ripiegalo su piccole cilindrate- conferma Potito Iascone, comandante dei vigili di Viareggio e segretario nazionale della categoria, uno dei coordinatori del Pridol. I vigili sono il termometro del comportamento degU italiani: Napoli, con 2546 verbali, guida la classifica delle grandi città, seguita da Roma (197 nei primi dieci giorni), Genova (179) e Torino (87). A Milano il primato delle moto sequestrate (124), poi Napoli (115), Roma (71) e Torino (57). Intanto arriva il problema stadi: domenica comincia la Coppa Italia, si gioca in 16 città. La legge sull'ordine pubblico considera il casco arma impropria. « Quando pochi lo portavamo, potevamo chiudere un occhio — dicono alla questura di Roma —. Ma ora non possiamo permettere l'ingresso a duemila persone che potrebbero trasformare una protezione in un'arma'. E suggeriscono: «Si organizzino con gli antifurto, o ci pensino le società». Non per niente sono già nati i «guardacasa», 500 lire per la custodia. A Genova il Comune ha sperimentato una custodia a pagamento. A Torino, dove i granata esordiranno mercoledì prossimo con il Siena, si studia un modo per aggirare l'ostacolo: «Sarebbe semplice se i motociclisti entrassero tutti dalla stessa porta e lasciassero il casco — spiegano in Comune —. In caso contrario vedremo, forse rimedieremo con un appalto a privati'. E in futuro? Se la normativa fosse interpretata alla lettera, anche discoteche, cinema e altri locali pubblici potrebbero diventare 'Off-limits- per chi viaggia su due ruote rispettando la legge. Marco Neirotti Giampiero Paviolo

Persone citate: Carmelo Del Giudice, Faccani, Franco Taggi, Giuliano Faccani, Ponente, Potito Iascone