Schachner col gol riconquista i tifosi

Schachner col gol riconquista i tifosi Schachner col gol riconquista i tifosi A Pisa è un idolo - «Torino? Ho tanti amici» DAL NOSTRO INVIATO PISA — Walter Schachner è già diventato il beniamino del pubblico pisano. I due gol all'Empoli, uno su rigore e l'altro su azione, lo portano sul tetto della classifica dei cannonieri d'agosto, con sei centri come il sampdoriano Vialli. E' vera gloria? «Schachner ha fatto la differenza: se fosse stato dalla nostra parte ci saremmo..divertiti più non. ha detto Gaetano Salvemini, allenatore dell'Empoli dopo la sconfitta nel primo derby, sia pure amichevole, a livello di Serie A con il Pisa. Ai complimenti del «nemico» al panzer austriaco, si aggiungono quelli di Gigi Simo ni, tecnico del Pisa, e del suo presidente Romeo Anconetani. «Emblematica l'azione del secondo gol di Walter, un classico contropiede che dovrà essere la nostra arma, quando l'ex granata sarà al massimo della forma; ha commentato Simoni. Anconetani, raggiante per «il magnifico gol del 2-0-, ha osservato che Schachner le qualità le ha sempre avute e che l'ambiente piccolo insieme con una squadra che deve agire di rimessa per far punti, le esaltano e conquistano le simpatie dei tifosi. Con i gol, Schachner ha anche ritrovato il sorriso. Nei tre anni trascorsi a Torino non l'avevamo mai visto cosi sereno. Merito della provincia? «Anche nel Torino mi sono trovato bene», premette Schachner. Adesso, però, gli obiettivi sono diversi. Dalla «zona Uefa» alla salvezza, come nelle due stagioni trascorse a Cesena, quando era il personaggio di maggior spicco della formazione romagnola. Può diventarlo, anzi lo sta diventando, anche a Pisa sebbene fra cinque mesi varcherà la soglia dei trent'anni. •Sono il più anziano dei titolari del Pisa ma non mi sento affatto vecchio», dice Schachner. La doppietta all'Empoli gli ha dato una gran carica. E' il primo rigorista (con Sclosa), lui che a Torino si era cimentato dal dischetto solo una volta, in amichevole. «Anche a Cesena partii con il piede giusto — ricorda Schachner —. Segnai due gol al Milan e il pubblico mi prese a ben volere. Lo ripagai con nove reti nel primo campionato e otto nel secondo che rappresentano i miei massimi. Otto le ho realizzate anche nel Torino nell'83-84. Qui posso ripetermi sui livelli del Cesena». Rispetto al Torino, dove era spesso chiamato a partecipare alla manovra, nel Pisa può pensare di più al gol poiché il gioco converge su di lui. Il suo scatto diventerà l'arma principale dei toscani? «Me lo auguro, il morale è alto, i gol e gli applausi fanne piacere, la condizione migliorerà con il tempo, ma non sempre sarà possibile ricevere lanci di 40 metri e allora anch'io dovrò arretrare qualche volta per dialogare da vicino con i compagni», risponde Schachner che il 3 settembre, in Coppa Italia all'Arena Garibaldi, potrà prendersi una prima rivincita con il Torino anche se non c'è alcun rancore verso la sua ex società. «A Torino ho lasciato molti amici», sottolinea Schachner. Non è riuscito ad ottenere i risultati che sognava sia con Bersellini che con Radice ma è in pace con sé stesso: «Dopo undici anni di professionismo non vado a caccia di...gloria ma di qualche gol che serva al Pisa per la sopravvivenza in Serie A». Bruno Bernardi V~ ... .* 'i - hi-S i A Schachner torna il sorriso

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