Il Napoli senza stadio in Coppa
Il Napoli senza stadio in Coppa Il Napoli senza stadio in Coppa Buche e poca erba sul terreno del San Paolo - Bianchi arrabbiato - Fuori le prime gare in casa? NAPOLI — Un ostacolo dietro l'altro. A questo Napoli, ne succedono dr tutti i colori. Di ieri, l'ultima, incredibile novità: 11 terreno di gioco del San Paolo, a due giorni dalla gara di esordio con il Botafogo ed in imminenza di Coppa Italia e campionato, è quasi impraticabile. A nulla sono valsi i lavori di rifacimento del manto erboso che pure sono costati mezzo miliardo. Sul rettangono di gioco si notano, ad occhio nudo, larghe chiazze senza erba. Bianchi, appena ha visto in quali condizioni è 11 campo, è diventato nervosissimo: «C'è da allarmarsi, davvero. Definire impraticabile il terreno, è dir poco. Eppure, pensavamo che dopo quattro mesi di lavori la situazione potesse essere migliore. Invece, come non bastassero i problemi, adesso tocca occuparci anche del terreno». Domani sera amichevole del debutto davanti ai propri tifosi, con il Botafogo. Impossibile cambiare campo. Ma per la Coppa Italia (il Napoli già gioca le prime due partite fuori casa) la società potrebbe chiedere di andare altrove. Ed addirittura suggerire a chi compilerà il calendario del campionato, di disputare la prima giornata in campo esterno. Il direttore generale Marino ha espresso le perplessità della società: «Indubbiamente la situazione non è ottimale. Ma per il campionato i tecnici ci hanno assicurato c'ite tutto sarà a posto. Speriamo bene. Altrimenti, ci tocca fare un sacrificio e giocare fuori casa tutta la Coppa Italia ed anche la prima di campionato». Maradona non è a conoscenza di quest'ultima novità. L'argentino, già lo scorso anno, ebbe a lamentarsi delle buche e degli avvallamenti del terreno di gioco. Chissà cosa dirà, oggi. Bian¬ chi è stato categorico: «Sarà un handicap notevole. Noi disponiamo di giocatori che tecnicamente potranno rendere solo su un manto erboso perfetto». C'è ancora euforia, anche troppa, intorno a Maradona e al Napoli. Al punto che la società ha deciso di far allenare la squadra a porte chiuse. Ingresso libero soltanto al giovedì. Ma il provvedimento sarà relativamente punitivo. E' intenzione dei dirigenti, infatti, invitare con dei cartelli i tifosi chiedendo loro collaborazione piuttosto che un divieto in assoluto. Ieri, al campo «Paradiso» di Soccavo polizia e carabinieri hanno sorvegliato l'allenamento del Napoli. Sfumato, invece, il progetto di mandare la squadra in provincia ad allenarsi. In città, nonostante il caldo opprimente, prosegue la caccia al biglietto per la partita di domani sera. Bagarinaggio per una amichevole. Incredi¬ bile ma vero: un biglietto di curva dal costo reale di 7 mila lire è venduto a lire 15 mila. E molta gente, in costume da bagno, ha lasciato le spiagge di buon mattino per mettersi in fila davanti alle rivendite. Potenza di Maradona. Ma se il terreno di gioco è ridotto cosi, anche lo spettacolo inevitabilmente non sarà quello sperato. C'è, infatti, pericolo di distorsioni ed incidenti. Di questi tempi, il Napoli non può rischiare nulla. Non è comunque la prima volta che il Napoli deve lamentarsi delle condizioni del fondo dello stadio cittadino. L'anno scorso era stato Eraldo Pecci con la sua solita franchezza a denunciare la situazione. Ed anche il Napoli Calcio, forse, avrebbe dovuto preoccuparsi di seguire i lavori di ripristino da vicino, per non trovarsi di fronte ad una situazione che ora è preoccupante. Rino D'Amelia
Persone citate: Eraldo Pecci, Maradona, Rino D'amelia
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