Roma-Bayern decisa da Giannini
Romajoyern decisa da Giannini CALCIO L'attività internazionale in Svizzera e in Spagna attira l'attenzione di tecnici e tifosi Romajoyern decisa da Giannini A segno nel primo tempo con Graziani e Ancelotti, gli uomini di Eriksson si fanno raggiungere - A 3' dal termine la rete decisiva DAL NOSTRO INVIATO ZURIGO — Partita vera tra Roma e Bayern. animata da una rivalità latente, e maggior merito alla Roma che e uscita vincente (3-2) con bravura e determinazione ad onta di cinque minuti di «bambola., che hanno rischiato di compromettere tutto. Che contrasto con lo spettacolo un po' deprimente del confronto precedente vinto soltanto ai rigori (5-3) dal Grasshoppers sui turisti brasiliani del Fluminense. Eriksson diceva nel lungo pomeriggio di vigilia inattiva che la stagione vera cominciava con questa partita ed ha avuto piena ragione. Bel gioco, ottima condizione fisica, impegno strenuo e soprattutto un livello di rendimento superiore ad ogni aspettativa. Pur con tutti i limiti di relatività del calcio, questa Roma travolgente non dovrebbe certo avere l'inizio claudicante della passa ta stagione e quindi il suo ruolo di sfidante alla Juventus si ripropone con ancora maggior vigore. Eriksson fedele alla propria diagnosi ha schierato la miglior squadra del momento, ma non è quella titolare per l'assenza di Pruzzo. rimpiazzato da una rincalzo pur di gran esperienza come Graziani, e la presenza di Conti. Il tecnico svedese che guida la squadra con molto polso. ma anche con buona diplomazia, ha voluto evitare l'inasprirsi di una polemica tenuta viva dal giocatore. Ha piazzato però Conti all'estrema sinistra, non gli ha dato la «sua» maglia numero sette, ed ha constatato (e fatto verificare) che l'azzurro è in buona forma, ma non si inserisce nella manovra corale. Se qualche errore di troppo ha fatto Graziani, segnando peraltro il primo gol (26'. An¬ celotti riprende una palla ripetutamente sprecata e spara un destro micidiale: Pfaff tenta la presa e respinge col petto sui piedi di Graziani che infila a occhi chiusi), i restanti nove undicesimi hanno funzionato Lo schema è quello dell'anno passato, ma Boniek adesso gioca decisamente più avanzato, grazie all'appoggio di Berggreen che viaggia a tutto campo e dappertutto è grandissimo. Eppure questo Berggreen perfetto non è riuscito ad essere il migliore fra 1 giallorossi, per la prestazione incredibile di Carlo Ancelotti autentico dominatore di un centrocampo che ha annichilito quello tedesco. Ancelotti ha ritrovato anche la voglia di tirare e dopo aver propiziato il primo gol si è aggiudicato il secondo (37') direttamente su punizione. La novità assoluta è poi il ritorno di Giannini al rendimento della stagione d'esordio con grandissimo gol a tre minuti dalla fine, e se aggiungete Boniek già brillante e proteso all'attacco, capirete che non è stata soltanto l'assenza di Lothar Matthaeus (sette punti di sutura alla caviglia sabato scorso a Dusseldorf) a determinare la netta superiorità romanista. In aggiunta una difesa finalmente solida con Baroni a dar fiducia a Righetti, o viceversa, Nela forse soltanto troppo rinunciatario nelle sue volate sulla fascia, compensate peraltro da quelle di Gerolin dalla parte opposta. Tutto bene per un tempo con il credito di un rigore su clamorosa falciata di Flick ai danni di Graziani (32'), tanto da pensare di poter assorbire anche l'uscita di Boniek infortunatosi da solo alla caviglia sinistra, nel respingere in barriera una punizione di Augenthaler. Desideri tiene bene il campo, ma il Bayern non vuole assolutamente perdere e la pressione aumenta. Terranno i giallorossi fino alla fine? Segnano ancora un punto a proprio favore quando Desideri viene agganciato da Pfluger in area senza che questo ineffabile Sandoz dia segno di accorgersene. Reggono bene, finché l'arbitro non inventa un fallo di Baroni su Wolfarth (73'): si pre¬ senta Augenthaler e Tancredi fino a quel momento perfetto rivive l'incubo di due anni addietro a Monaco, con la palla che si infila all'incrocio dei pali. Per cinque minuti la difesa romanista è nel panico ed Eriksson commette l'errore di sostituire Righetti con Oddi proprio in quel momento critico. Fila via Michel Rummenigge (78') sulla sinistra e crossa per Wolfarth completamente solo: stop, giravolta e pareggio. Fuori Graziani per Baldieri. Bayern all'assalto e Roma che reagisce di rabbia. Partono due contropiede e al terzo va via Conti sulla sinistra. Al centro c'è Baldieri che aspetta, ma il traversone è calibrato per Giannini al limite: un attimo di esitazione poi un bel destro potente e preciso a fil di palo che manda la Roma dritto in finale. Il Grasshoppers non dovrebbe proprio essere ostacolo insuperabile. Giorgio Viglino Roma: Tancredi; Baroni, Gerolin: Boniek (43' Desideri), Nela. Righetti (74' Oddi); Berggreen, Giannini. Graziani (79' Baldieri), Ancelotti, Conti (89' Agostini). Bayern: Pfaff; Flick. Pfluger; Eder, Augenthaler, Brehme: Hartmann, Dorfner, Mathy (55' Wolfarth), M. Rummenigge, Kogl. Arbitro: Sandoz (Svi). Reti: 26' Graziani, 37' Ancelotti, 73' Augenthaler, 78' Wolfarth, 87' Giannini. r Giannini ha realizzato il gol che permette alla Roma di disputare la finale contro il Grasshopper
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