Ecco le 18 ditte in gara per costruire lo stadio

Ecco le 18 ditte in gara per costruire lo stadio I progetti dovranno pervenire entro un mese e mezzo Ecco le 18 ditte in gara per costruire lo stadio A novembre potrebbero partire i cantieri - Un problema da 11 miliardi: chi pagherà l'Iva? Comincia il conto alla rovescia per lo stadio: ieri, il Comune ha inviato copie della delibera (e delle specifiche tecniche allegate) a una ventina di candidati alla costruzione dei futuri impianti sportivi delle Vallette. Tra un mese e mezzo gli interessati dovranno far pervenire all'amministrazione «un piano o programma particolareggiato, contenente gli impegni progettuali e gestionali». Ovvero: «Gli aspetti finanziari del programma di costruzione e le relative garanzie: indicazione della capacità patrimoniale dell'impresa, della possibilità di finanziamento, il tutto suffragato da lettera attestante la disponibilità di una primaria banca a coprire mediante fidejussione il concessionario, qualora scelto; il progetto architettonico di massima e le sue caratteristiche strutturali tecniche e impiantistiche, il calendario della progettazione e il programma esecutivo in base alle specifiche predisposte dall'ufficio tecnico del Comune e dell'Assessorato allo Sport,,. Con l'aggiunta del «piano economico e finanziario complessivo, le modalità di gestione, di vendita dei servizi e le tariffe, il periodo di tempo per la durata della concessione» e ovviamente i rispettivi curricula e le relative referenze. Quando progetti e programmi finanziari saranno pervenuti al Comune, una commissione presieduta dal vicesindaco Aldo Ravaioli dovrà scegliere il concessionario: tempo un mese. Nei primi giorni di novembre, dunque, dovrebbe concludersi il travagliatissimo iter burocratico per la realizza- zione degli impianti sportivi alla Continassa. Poi. via ai cantieri. Sempre che vi siano concorrenti che ritengano appetibile la proposta approvala il mese scorso dal Consiglio comunale. Perché un conto e avanzare una candidatura, un altro definire un progetto con accluso programma di gestione sapen¬ do in partenza due cose fondamentali: che la città mette sul piatto 30 miliardi, (meno della metà di quanto verrebbe a costare, stando al parere dei tecnici lo stadio preventivato dalla delibera) senza specificare chi dovrà farsi carico del 18 per cento di Iva: che le società sportive (Juventus e Torino Calcio) non intendono «fare regali a nessuno» e anzi chiedono la riduzione della percentuale d'affitto {«la più alta d'Italia»). Le società, che. con lettei•.. raccomandata, si sono dichiarate disponibili a valutare l'offerta dell'amministrazione sono queste: Studio Franzo Grande Stevens; l'impresa di Costantino Rozzi (il presidente dell'Ascoli affermò che era possibile costruire uno stadio, in regola con le norme Fifa, con 60 miliardi quando l'amministrazione ipotizzava costi oscillanti tra i 150 e i 200 miliardi) abbinato all'impresa Recchi spa: la Fiat Engineering: la Bocci Carpenterie Metalliche di Teramo: la Intercostruzioni di Orsini e Ponchia. torinese: la Ccpl (Consorzio cooperative) di Reggio Emilia, un colosso del settore: la Borini Costruzioni di Torino: la Borini e Prono spa. sempre di Torino, che si candida in abbinamento con la multinazionale tedesca Philipp Holzmann Ag di Monaco (5400 miliardi di fatturato annuo). La Sogene (Società generale immobiliare, impresa di costruzioni autostradali) di Roma: il Consorzio costruzioni torinesi: la Sicel spa (dell'ex presidente del Perugia, Ghini): la Costruzioni generali prefabbricate spa di Milano; la Grassetto costruzioni spa (del gruppo Li Gresti. impegnata nella realizzazione della città sportiva di Padova): la Ferrocemento costruzioni e lavori pubblici di Roma: la Finanziaria Pomello di Firenze (che fa capo all'ex presidente della Fiorentina): l'Italtekna di Roma; la Ceci Impresa di Parma e infine l'Acqua Marcia di Roma. pt p_ ^ Particolnre di uno dei progetti per il nuovo stadio torinese

Persone citate: Aldo Ravaioli, Borini, Costantino Rozzi, Franzo, Ghini, Grande Stevens, Orsini, Philipp Holzmann, Ponchia, Recchi