S. Domingo, bivacco incluso

§• Domingo, bivacco incluso Il Jumbo non arriva, soste forzate di 3-4 giorni per 800 turisti §• Domingo, bivacco incluso Stamane a Milano i quattrocento italiani in attesa da sabato nell'isola DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Vacanze con avventura, da un po' di tempo, per i turisti italiani che vanno a trascorrere otto o più giorni a Santo Domingo, nei Caraibi: il soggiorno è regolare, di piena soddisfazione, ma al momento del rientro incominciano i guai, l'aereo non c'è per «ragioni tecniche» e le attese si protraggono non solo per or», ma per giorni. E' capitato a 400 persone tra i'8 e il 12 agosto e sta accadendo attualmente' ad altrettanti turisti: venerdì sera all'aeroporto Las Americas della capitale Santo Domingo si sarebbero dovuti imbarcare per la Malpensa, ma ieri erano ancora in attesa di salire a bordo. Non è chiaro se l'interruzione della regolarità di questi voli charter sia dovuta effettivamente a cause tecniche, (avarie o necessità di manutenzioni del Boeing 747 della Dominicana de Aviacion che di solito fa la spola tra Milano e Santo Domingo) o se intervengono altri fattori di natura politico-amministrativa. In questi giorni c'è l'insedimento del nuovo presidente dello Stato e anche l'amministrazione delle lìnee dominicane sta cambiando; potrebbero esserci quindi dei conflitti fra amministratori vecchi e nuovi. Chi tiene questi collegamenti è la Italturist, un tour operator fra i maggiori in campo nazionale, specie su largo raggio, con una anzianità d'attività di trenta anni Opera soprattutto con voli charter: 40 mila turisti portati'in un anno in Unione Sovietica, 22 mila a Santo Domingo, 15 mila a Cuba; e poi Cina, Stati Uniti, ecc. «I collegamenti con Santo Domingo sono attivi da tre anni — dice Sisto Gungui dell'ufficio programmazione. — Ogni settimana, il sabato, un Jumbo parte dall'aeroporto della Malpensa per raggiungere direttamente, dopo un volo di dieci ore e mezzo, Santo Domingo. Chi rimane sette giorni, riparte il venerdì sera. Le quote vanno da un milione di lire compreso il viaggio di andata e ritorno, i trasferimenti, l'albergo di prima categoria super con prima colazione, a un massimo di due milioni e mezzo per gli alberghi extra lusso. Nel caso della tariffa inferiore una settimana supplementare costa 195 mila lire. Prezzi molto allettanti, possibili alla Italturist grazie alla continuità dell'afflusso. Prima d'ora non c'erano mai stati dei disguidi. Il primo guaio è incominciato venerdì 8». A questo punto sentiamo cosa racconta una signora che faceva parte di quella comitiva: Franca Mercalli Gattoni, abitante a Gattlco (Novara): .Soggiorno perfetto, ma alle 21 di quel venerdì, si sente annunciare un rinvio della partenza alle 15 dell'indomani. E il giorno dopo, mentre in pullman si sta an¬ dando all'aeroporto, via radio veniamo informati che l'aereo è fermo a New York per una avaria e che si ripartirà alle 21. Ci si dirige all'Hotel Embajador, ma verso sera altro spostamento, si va all'Hotel Dominican Concorde perchè all'Embajador non c'è posto e poi dobbiamo dormire perchè la partenza è di nuovo spostata alle 4 della mattina. Per farla breve dirò che anche quello è un falso annuncio, come tanti altri che si susseguono. Noi sempre in attesa, in bivacco, ansiosi per non riuscire a comunicare con casa, angosciati dalla paura che poi si finirà di volare su un aereo pericoloso, visti tutti i rinvìi per cause tecniche, evidentemente guasti. Il decollo finalmente avviene alle 15,10 di lunedi 11, dopo 66 ore di ritardo». Questa è stata l'avventura dei 400 che dovevano ripartire dal Santo Domingo l'8 agosto. Ma lo stesso iter praticamente lo stanno vivendo quelli della settimana succes siva, che dovevano imbarcarsi la sera di Ferragosto, sempre per «questioni operative» L'italturist in questo frangente non è rimasta in attesa passiva. Spiega Gungui: «Già in occasione dell'altro rientro abbiamo cercato, nei limiti dei posti trovati disponibili, di fare imbarcare chi aveva grande urgenza di tornare in Italia su voli di linea via Caracas e via New York. A tutti abbiamo cercato di dare la massima asssitenza ospitandoli in alberghi di prima categoria, fornendo tutti i pasti (non previsti invece durante la vacanza, eccetto la prima colazione). Siamo stati continuamente a disposizione con i nostri servizi di telex facendo da tramite, attraverso le nostre sedi di Milano e di Torino, con telefonate alle famiglie. E poi, in attesa che si chiarisca la posizione della Dominicana de Aviacion abbiamo decisamente rinunciato ad attendere il suo Jumbo e ci siamo rivolti altrove, a costo di sacrifici finanziari notevoli. Infatti, nonostante che noi avessimo già pagato il viaggio Santo Domingo-Milano preventivamente, abbiamo pagato e organizzato un volo sostitutivo, pure charterizzato, con la Tauer Air americana da Santo Domingo a Malpensa, via New York. Il volo, partito ieri alle 12 locali, le nostre 18, arriverà alla Malpensa nella tarda mattinata di oggi (non è possibile conoscere con esattezza l'ora perette non si sa quanto durerà la sosta a New York»). E per i prossimi viaggi che prevedono le solite partenze da Milano il sabato? «Il programma non muta e nemmeno il prezzo, anche se a noi il costo aumenta sensibilmente. Si volerà con aerei di linea Alitalia e Viasa. la compagnia di bandiera venezuelana, nel primo caso con un aereo del medesimo tipo, Jumbo, nel secondo caso con un DC10». Remo Lugli A K~Al 0 , 'New York "SS ~ m Uceano Messico "" ".iwSm^;. !*■ mimesi c*—caiuwcc -::c<muihi . 1 >s TANTI SOLDI NELLA FONTANA Roma. Come ogni lunedi mattina, durante la settimanale pulizia della grande vasca, operai del Comune raccolgono le monetine che i turisti gettano nella fontana di Trevi e le consegnano ai vigili urbani. Il denaro viene poi devoluto alla Croce Rossa Italiana (Ama)

Persone citate: Franca Mercalli Gattoni, Gungui, Remo Lugli, Sisto Gungui