Gli incendi arroventano Sassari: 40 gradi
Gli incendi arroventano Sassari: 40 gradi Le fiamme divampano nei boschi di tutta la Sardegna provocando danni incalcolabili Gli incendi arroventano Sassari: 40 gradi Diverse villette di periferia sono state evacuate - Interrotto il traffico sulla strada per Alghero SASSARI — Di colpo la Sardegna si è trasformata in un immenso bracere. Decine e decine di incendi, impossibile tenerne il conto, sono divampati nelle zone interne e lungo le coste. E' difficile credere che siano stati innescati da fenomeni di autocombustione: dietro il mare di fuoco con il quale l'isola celebra tristemente l'estate che se ne va, c'è la follia dei piromani. E grazie a loro, boschi secolari, rigogliose pinete, monti e colline coperti da una fitta macchia mediterranea, si sono trasformati in deserti di granito e di terra riarsa, abitati soltanto da scheletri anneriti di alberi ed arbusti carbonizzati. L'emergenza è scattata un po' dovunque. Le situazioni di maggior pericolo sono state registrate a Sassari, accerchiata dal fuoco: la temperatura si è innalzata fino a sfiorare i 40 gradi. Ancora nella tarda serata sulla città incombeva una cappa grigia. Diverse villette della periferia sono state sgomberate, il traffico sulla strada per Alghero è rimasto a lungo interrotto e sole il provvidenziale intervento di una pattuglia della stradale ha consentito di portare in salvo una donna, svenuta per il grande calore e per il fumo respirato. Anche le case alla periferia di Porto Torres sono state evacuate. Nel Sassarese, a Ottava, in località «Ponte Secco», squadre di volontari hanno salvato una famiglia di nove persone la cui casa era stata circondata dalle fiamme. Nella stessa zona sono stati fatti sgomberare i campeggiatori della località -Abba Currente. nella pineta di Platamona e gli abitanti di di «Monte Bianchinu», una zona residenziale in una frazione di Sassari. In altri centri della provincia, le fiamme hanno provocato danni incalcolabili. Incendi di proporzioni gigantesche sono divampati anche nelle province di Oristano e Nuoro (ad Escalaplano è stato distrutto un cantiere di rimboschimento, a Villagrande e Lodine sono stati trasformati in cenere secolari boschi). Teresa Piras, di 40 anni, e Cesare Saliu, di 86. sono rimasti feriti in un vasto incendio che si è sviluppato nel corso del pomeriggio nelle campagne di Bacu Abis, nel Cagliaritano. Soccorsi da volontari sono stati ricoverati nell'ospedale di Carbonia con la diagnosi di principio di asfissia. Nel paese si sono vissute scene di panico quando le fiamme hanno minacciato le case della periferia. Per spegnere l'incendio si è mobilitata la popolazione. Secondo alcune informazioni, altre due persone sarebbero state ferite in un incendio sviluppatosi ad Escol- ca, nel Nuorese. Un incendio ha minacciato da vicino anche la colonia penale di Is Arenas (in provincia di Cagliari) ed i detenuti sono stati, per prudenza, trasferiti L'impegno delle squadre antincendio, dei vigili del fuoco, dei piloti degli aerei e degli elicotteri (da Pisa sono stati inviati un «C-130» e due •G-222», in aggiunta ai mezzi di stanza nell'isola) è servito a limitare i danni; ma sarà necessario diverso tempo prima che tutti i focolai possano essere spenti. Sempre che, fin da oggi, la guerra del fuoco non debba registrare un altro, drammatico bollettino. Corrado Grandesso
Persone citate: Abba, Abis, Arenas, Cesare Saliu, Corrado Grandesso, Teresa Piras
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