Amnistia, i parliti sono ancora divisi
Amnistia, i parliti sono ancora divisi Il provvedimento in Senato il 9 settembre Amnistia, i parliti sono ancora divisi ROMA — L'esame del provvedimento di amnistia comincerà al Senato martedì 9 settembre. Il disegno di legge del governo sarà poi esaminato dall'assemblea di Palazzo Madama, convocata ufficialmente per martedì 30 settembre. Se però la commissione Giustizia riuscisse a concludere l'esame del documento in termini abbastanza rapidi, la convocazione dell'aula potrebbe essere anticipata. Sull'amnistia, comunque, ci sarà battaglia in Parlamento. Le prime avvisaglie si sono registrate nel corso del dibattito sulla fiducia con polemiche anche all'interno della ricostituita maggioranza. I repubblicani continuano a mantenere una posizione più articolata: il provvedimento a loro giudizio deve chiaramente non riguardare i reati di terrorismo e quelli di corruzione. Tra i liberali c'é chi è nettamente contrario come l'ex se¬ gretario Biondi che afferma' -Non è un frutto di stagione, ma costituisce una costante e coerente linea di difesa dello Stato di diritto di fronte alle troppo inutili e dannose reiterazioni di provvedimenti di clemenza-. Favorevoli all'amnistia sono invece i socialisti e i democristiani. L'on. Andreotti. in diverse occasioni, ha sottolinato l'esigenza di una rapida approvazione dell'amnistia anche per non creare inutili aspettive fra i cittadini reclusi. Ieri il sottosegretario alla Giustizia Luciano Bausi (de), inaugurando nel carcere di Massa una mostra di opere di artigianato realizzate dai detenuti, ha detto fra l'altro: «Se c'è un argomento che esige sensibilità e senso di responsabilità è, sicuramente, quello delia amnistia. A questo punto l'unica cosa che occorre e che è urgente è l'esame e mi auguro l'approvazione da parte delle Camere*. CINA, «NO AL NUCLEARE» Pechino. Alcuni esponenti della delegazinne antinucleare di Hong Kong scaricano uno degli otto scatoloni contenenti una petizione con un milione di firme. Sperano di poterla presentare alle autorità cinesi per bloccare la costruzione d'una centrale nucleare vicino al confine con Hong Kong, recentemente approvata dal governo
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