«Ni» a premi elettorali di Giuseppe Fedi

«Ni» a premi elettorali Le reazioni dei laici alla proposta del segretario pli «Ni» a premi elettorali Nicolazzi, psdi: «Siamo disponibili a una modifica, che non penalizzi però le forze minori» - Mammì, pri: «Sarebbe praticabile solo se esistessero coalizioni alternative» ROMA — Il più piccolo partito di governo, il pli. ha riaperto il dibattito sulla prospettiva di una riforma elettorale. Renato Altissimo, in un'intervista apparsa l'altro ieri sul nostro giornale, si è detto favorevole al premio di maggioranza dato alle forze politiche che in campagna elettorale si presentano in coalizione, si impegnano a formare un governo e. in caso di caduta, a rivolgersi di nuovo agli elettori; il segretario liberale ha comunque sottolineato di essere -consapevole dei rischi che comporta per le formazioni politiche più piccole una limitazione del sistema proporzionale-. Come hanno accolto gli altri partiti laici la disponibilità del pli a una correzione del sistema elettorale? -Per quanto ci riguarda — dice Franco Nicolazzi. segretario del psdi — abbiamo manifestato la nostra disponibilità a una modifica che. garantendo una maggiore stabilità politica, non finisca però per penalizzare il ruolo dei partiti minori. Si tratta comunque di un problema che va approfondito-. ■A mio giudizio, e questo lo penso dal 1953 quando nel partito su questo tema ero all'opposizione — sostiene il repubblicano Oscar Mamml —. un premio di maggioranza presuppone la creazione di schieramenti in campagna elettorale. Ciò è possibile quando ce un'alternativa praticabile, altrimenti rischia di essere fraudolento o di anticipare un'alternativa immatura. Per quanto riguarda il pri. non c'è stata ancora una deliberazione ufficiale. Il partito è comunque disposto a modifiche che migliorino la selettività del sistema, ma senza uscire dal sistema proporzionale-. Se socialdemocratici e repubblicani dicono »ni» alla riforma elettorale, condizionando la loro eventuale adesione con la salvaguardia delle forze minori, proprio in casa liberale ce chi avanza le maggiori risene. -Il premio di maggioranza di cui ha parlato Altissimo? E' un vecchio progetto di De Mita», ricorda Alfredo Biondi, ex segretario del pli e oppositore di Altissimo. Aggiunge: -Comporta un rischio, quello che i partiti minori siano chiamati a svolgere un ruolo secondario e puramente aggiuntivo rispetto alle altre forze. Inoltre, potrebbe creare un bipolarismo, con un Paese diviso in due. Trovo abbastanza pericolosa questa apertura di credito, anche se sarà opportuno dibatterla all'interno del pli. Tra l'altro, contraddice quanto è avvenuto durante l'ultima crisi di governo quando si è parlato di un accordo a cinque della durata di sette anni-. C'è un punto sul quale Nicolazzi dissente apertamente da Altissimo: il giudizio sulle giunte formale a Massa e a Frosinone. coalizioni che vedono insieme anche de e pei. -Quando in periferia cominciano ad accadere certe cose, io credo che il governo di programma rischiamo di vederlo entrare dalla finestra-, aveva detto il segretario del pli. -Non riesco a capire il frastuono che si è fatto con queste due giunte — dichiara invece i! segretario socialdemocratico —. Secondo me si tratta soprattutto di una ribellione a certe pretese socialiste». Per Mammi. si tratta di un errore di valutazione che si commette spesso, -quello di confondere i problemi di schieramento a livello locale con quelli a livello nazionale-. Spiega: -Non capisco perché dovrebbero valere, quando si tratta di formare un'amministrazione locale, le ragioni die rendono sconsigliabili determinati equilibri a livello centrale e che spesso sono riconducibili a motivi di politica internazionale o a grandi scelte economiche-. Sulle polemiche suscitate dalla giunta formata a Massa (pri-pci-dc-psdi) interviene anche la Voce repubblicana: -Gli amici di Massa hanno obbedito alla stessa preoccupazione del pri, che si è battuto sul piano nazionale soprattutto per evitare le elezioni anticipate ad ottobre, nel lento e tormentato lavoro per la costituzione della giunta in questa città, allorché si sono preoccupati di evitare il rìschio, ad un certo punto incombente, di elezioni anticipate per la loro amministrazione comunale, di fronte ai gravi e angosciosi problemi che distinguono la comunità massese. Anche a Massa avremmo preferito il pentapartito. E da parte del pri locale è stato fatto tutto il possibile per raggiungerlo. Le difficoltà, soprattutto in casa socialista, si sono rivelate insormontabili. Eppure riteniamo che il rapporto coi socialisti non debba essere spezzato. Giuseppe Fedi

Persone citate: Alfredo Biondi, De Mita, Franco Nicolazzi, Mammi, Mammì, Nicolazzi, Oscar Mamml, Renato Altissimo

Luoghi citati: Altissimo, Frosinone, Roma