Argentili bene, Saronni male

Argentili bene, Saronni male Argentili bene, Saronni male ASPEN — E' sempre battaglia nella «Coors Classic», che venerdì ha attraversato le Montagne Rocciose e la Valle dei Monumenti, sviluppandosi a quota 2000 in uno scenarlo stupendo. In testa si sono trovati Bernard, Van Der Poel, Roger e Bagot col rischio di far riuscire il blitz. «Qui si corre come fra i dilettanti — ha commentato Argentin — fughe continue, anche intempestive, assurde: non puoi mai distrarti un momento». Argentin ha gareggiato con grande concentrazione, non fallendo la fuga giusta che è maturata appunto nella rincorsa al quintetto e che è stata animata anche da Hinault e da LeMond. Sembrava ormai decisa la volata che Argentin si preparava a disputare, ma son di nuovo schizzati via nel finale gli stessi quattro di prima più Anderson. Successo di Van Der Poel. Hinault. Argentin e LeMond hanno comunque tratto profitto in classifica dalla maratona: i due leaders a pari tempo (Shapiro e Lauri- tzen) erano stati infatti staccati e sono giunti con 4 minuti di ritardo. I tre campioni si sono quindi ulteriormente avvicinati alla vetta della graduatoria che vede ora in testa l'americano Pierce con soli 5" sul campione francese, 12" sul nostro corridore e 18" su LeMond. Del primo gruppo non faceva parte ancora una volta Saronni staccatosi sulla salita del primo dei due giri; definitivamente lasciato nel secondo, Saronni ha accumulato un ritardo di 6'54". Come andrà al mondiale? «E' difficile correre alla garibaldina quando ci si prepara a una grande competizione — si è giustificato Saronni —, ho un po' di tosse, ma non è quella che mi frena. Qui vanno forte, molti sono reduci dal Tour e io non ho il loro ritmo. Sono però convinto che chi adesso vola non sarà più così brillante a Colorado Spring. Certi miei colleghi italiani che gareggiano in Italia e che sparlano di me, farebbero peggio se venissero qui. Chi mi accusa, chi dice cattiverie dovrà tutte riman¬ giarsele il 6 settembre». Vedremo. Gli si può credere soltanto sulla parola. E' invece assai promettente il comportamento di Argentin: settimo all'arrivo ora è terzo in classifica ad appena 12". Ha detto: «Non voglio vincere il Classic Coors ma spero di aggiudicarmi una tappa e soprattutto di mettere a profitto queste faticate con 32 gradi all'ombra, per i mondiali». Piva è scivolato all'ir posto in classifica; Volpi, forse, dovrà tornare a casa per una tendinite; l'iridato Piasechi per le conseguenze di una seria caduta è stato costretto all'abbandono. Ordine d'arrivo: 1. Van Der Poel (Olanda) km 123 in 3h09'22": 2. Anderson (Australia); 3. Bernard (Francia); 4. Rogers (Usa); 5. Konyshev (Urss-dil.) a 20"; 6. LeMond; 7. Argentin; 8 Hampsten; 9. Kuum; 10. Pierce. Classifica: 1. Pierce (Usa) in 20h37'll"; 2. Hinault a 5"; 3. Argentin a 12"; 4. LeMond a 18"; 5. Cornillet a 31"; 6. Anderson a 49"; 7. Kuum a l'06"; 8. Hampsten a l'IO"; 9. Shapiro a 3'06"; 10. Lauritzen s.t.; 11. Piva a 4'16". v c

Luoghi citati: Australia, Francia, Italia, Olanda, Usa