Sorpresa: Teo Fabi in pole position a Zeltweg di Cristiano Chiavegato

Sorpresa: Teo f abi in pole position a Zeltwea FORMULA 1 Il pilota italiano svetta nelle prove del Gran Premio d'Austria a 256 km/h di media Sorpresa: Teo f abi in pole position a Zeltwea L'exploit favorito dalle gomme Pirelli, assai efficaci sulla pista austriaca - Berger 2° con l'altra Benetton - Ferrari discrete con Alboreto SP e Johansson 14" - Mansell-Piquet, liti in famiglia DAL NOSTRO INVIATO ZELTWEG — Sorpresa. Tutti aspettavano Williams e McLaren. Invece in pole position oggi nel G.P. d'Austria di F.l c'è lui, l'uomo di Indianapolis, Teo Fabi, il pilota della Valtellina, 11 piccolo corridore delle grandi velocità. E con il trentunenne lombardo si ripresentano alla ribalta i colori italiani. Due Benetton in prima fila (Berger ha ottenuto il secondo tempo). Patrese In quarta posizione. E, finalmente, tre vetture gommate Pirelli nei primi quattro posti. Pista veloce, molto caldo ed i pneumatici messi a punto dalia Casa milanese dimostrano la loro competitività. Ma in campo tecnico siamo sempre in ritardo: in questi due giorni di prove hanno dominato 1 motori tedeschi (venerdì Tag-Porsche, ieri tre Bmw fra i primi quattro). Teo Fabi con questa impresa succede a se stesso. Era stato infatti l'ultimo pilota di casa nostra a conquistare la pole, nel G.P. di Germania lo scorso anno al Nuerburgring. Qui ha girato in l'23"549 alla fantastica media di km/h 256.032. A questo proposito bisogna dire che le attuali vetture sono dei mostri: sputano fuoco, fanno scintille, viaggiano in maniera spaventosa. Bisogna stare nel rettilineo del box per rendersi conto delle accelerazioni incredibili, delle potenze di questi motori turbo: con appena 1500 ce riescono ad esprimere sino a 1200 CV. Fanno veramente paura e viene da chiedersi quali riflessi debbano avere i piloti per controllarle. Più nessun circuito può essere considerato sicuro quando si arriva a toccare i 344,828 km/h, come ha fatto Warwick con la Brabham al termine del rettilineo di Schoenberggerade. Ma ciò che fa più impressione è la velocità in curva, tornata a valori superiori a quelle che si registravano con le famigerate «minigonne». La spinta della gravità laterale che grava sui piloti è impressionante. Ma torniamo a Fabi. L'italiano, che nel 1983 era entrato di prepotenza nel Gotha internazionale con la pole position nel catino di Indy. a 333 km/h. ha confermato le sue doti, le sue qualità di piiota preciso, forse poco adatto alla bagarre, ma certamente dotato di ottima tecnica e di coraggio. Un ragioniere che sa fare bene i propri conti. Un ragazzo timido che quest'anno è stato bersagliato dalla sfortuna e che non ha avuto alcun aluto dalla Bmw. La Casa tedesca fornisce i motori alla squadra inglese di proprietà degli industriali di abbigliamento di Treviso. Oggi, tuttavia, per la gara entreranno in gioco altri fattori. L'affidabilità, il caldo se si manterrà il tempo di ieri, la scelta della gomme e so¬ prattutto i consumi di carburante. Per questo motivo poniamo Fabi, Berger e Patrese nel ruolo di outsider. La logica vorrebbe un duello per la vittoria ancora fra le vetture che sinora hanno dominato il campionato, cioè Williams e McLaren. Ma sarà certamente una battaglia serrata, visto che dal quinto all'ottavo posto sono ristretti nell'ordine Prost. Mansell, Piquet e Senna. I piloti della McLaren si sono lamentati per assetti e motori (in particolare Prost). I due della Williams hanno detto di mancare di velocità massima. Ma chi gli crede? E Senna ha avuto problemi di motore, poi ha trovato dell'oliq sparso da Arnoux in pista. Ma anche lui non rinuncia a propositi battaglieri. E parte a fianco di Piquet che lo ha battuto di forza in Ungheria... Discorso a parte per la Fer¬ rari, più lontana nello schieramento: Alboreto prende il via con il nono risultato cronometrico, Johansson con il quattordicesimo. Non sono andate male, malgrado l'apparenza, le due vetture di Maranello, soprattutto con il pieno di benzina, cioè nelle condizioni iniziali della corsa. Molto dipende dalla resistenza alle eventuali rotture, ma non sono escluse piccole soddifazioni per i non moltissimi tifosi italiani giunti a Zeltweg. Riprendendo il discorso della lotta per il titolo, il tema dominante è la rissa in famiglia fra Mansell e Piquet. Oggi si può giocare una carta decisiva e nessuno vorrà fare a meno di un'occasione per rosicchiare punti preziosi ai diretti rivali. C'è dunque da attendersi una corsa incerta, tesa, con moltio colpi di scena. Cristiano Chiavegato Zeltweg. Ecco Teo Fabi in azione con la Benerton-Bmw sulla velocissima pista austriaca: il pilota lombardo ha conquistato la seconda pole position della sua carriera nel mondiale di F.l

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