Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Un architetto francese s'è innamorato delle nostre valli - Per vendere Torino: «Fiorì in stazione anziché sacchi di pattume» - Quel biennio del massacro - E' legge: non si va in moto nei parchi • A favore degli utenti Un lettore ci scrive da Torre Pellice: «Sono un architetto italofrancese che sta visitando, per ragioni di studio, le valli del Piemonte, alla ricerca della vecchia cultura contadina. -Quella che mi ha colpito maggiormente è la Val Pellice: a Luserna e a Torre Pellice si stanno costruendo brutte case, a prezzi esagerati, in posti quasi irraggiungibili, mentre si lasciano andare in sfacelo i vecchi borghi contadini, dove ci sono costruzioni solide, edificate con un certo gusto e sempre in posizioni meravigliose. -Da noi, in Francia, questo patrimonio è molto apprezzato. Con spese minime abbiamo realizzato gioielli, dove le persone vivono a contatto con la natura. Perché non si fa altrettanto in Italia? E perché le Comunità Montane lasciano andare in rovina vecchi borghi? Prima di concedere nuove licenze non sarebbe più logico riattivare il patrimonio già esi- stente?- A. J. Bressard Un lettore ci scrive: -Seguo con molto interesse la vicenda sull'abbandono di Torino da parte dei turisti stranieri. Dall'articolo del ■■■i --— 9/8/ '86 ho rilevato la simpatica intestazione "Cosi venderei Torino". •Io Torino la venderei bella, pulita e profumata, con molti fiori e magnificamente incartata. Ecco, io venderei Torino incartata, pulita e profumata iniziando dalla stazione di Torino Porta Nuova. • Questa notte (9-8) alle ore 1,30 in attesa del treno da Roma delle ore 1,38. non credevo ai miei occhi che il treno dovesse arrivare in quel binario n. 11 sul marciapiede del quale esìsteva una montagna di sacchi di rifiuti, cartacce, puzza, lezzo, bottiglie rovesciate per tutta la sua lunghezza. Io straniero in arrivo a Torino mi sarei reimbarcato per altri lidi. Siccome però sono torinese me ne sono amaramente, sinceramente vergognato. •Signori capistazione, mettete dei fiori al posto dei sacchi neri e potremo cosi anche dalle stazioni "vendere" una bella immagine di Torino-. Emanuele Barese Una lettrice ci scrive: «Vorrei chiedere ai nostri parlamentari di varare con urgenza la legge sul numero chiuso a medicina, in modo che possa finire l'inutile massacro che si compie ora nel biennio. •Non avendolo ottenuto legalmente certi docenti usano gli esami del biennio come un'arma micidiale che colpisce indiscriminatamente, purché il numero si riduca a quello in precedenza stabilito. -Con il numero chiuso si ridurrebbe cosi il numero dei giovani con esaurimento nervoso per mesi di studio stressante ed esami non superati per ragioni poco ortodosse. Ho un figlio matricola a medicina e sto vivendo questo stato di cose-. Segue la firma Un lettore ci scrive: -Sono un ragazzo di 14 anni, ho appena avuto il mio primo motorino e domenica 3 agosto mi sono recato con mio padre al parco Colletta per imparare a guidare meglio poiché in questa zona c'è pochissimo traffico e molte stradine che portano in un viale alberato lungo il percorso del Po. • Verso le 11.30 arrivano su una jeep rossa due agenti dell'Italcaccia, mi fanno cenno di fermarmi, mi dicono che li non potevo andare in moto. Chiedo spiegazioni poiché non ho visto nessun cartello che mi indichi il divieto e anche mio padre chiede spiegazioni visto che non ci sono cartelli di divieto. Un agente risponde che i cartelli sono allingresso. •Dopo averci multato (L. 50.000) se ne sono andati dicendoci che avevamo 60 giorni per pagare la multa. Siamo andati a vedere, ma i car¬ telli non esistevano. •La mia intenzione è quella di farmi togliere a multa, anclie perclié in quella zona non sono il primo né l'unico che passa con motorini o moto (tra questi la polizia) e mai nessuno ha detto niente"- Segue la firma Il vicedirettore generale dell'Acquedotto municipale ci scrive: «Con riferimento alla lettera del sig. Parenti (Specchio del 14/8). die segnala una fuoruscita di acqua potabile sulla strada provinciale del Pino al n. 8 del Comune di Baldissero. ritengo opportuna una breve replica. • La perdita in questione è stata da tempo individuata dagli incaricati dell'azienda che, data la limitata entità della stessa, hanno ritenuto, per non interrompere l'erogazione all'utenza in un periodo particolarmente caldo, di rinviare la riparazione. •Si precisa che l'azienda conta sulla collaborazione dei cittadini per la segnalazione delle fughe die avvengono spesso in località private o non sempre evidenti, sperando che tale segnalazione sia tempestiva e finalizzata prevalentemente a tutelare l'interesse dell'utenza stessa-. Eligio Buccodoro A

Persone citate: Eligio Buccodoro