Il Fondo monetario dichiara il Perù debitore inaffidabile

Il Fondo monetario dichiara il Perà debifore inaffidabile Deve restituire prestiti per quattordici miliardi di dollari Il Fondo monetario dichiara il Perà debifore inaffidabile WASHINGTON — Il Fondo monetario internazionale ha dichiarato il Perù (Paese con 14 miliardi di dollari di debito estero) inidoneo al credito in quanto il governo di Lima ha lasciato scadere il termine del 15 agosto senza saldare arretrati per 158 milioni di dollari. La dichiarazione non solo toglie al Paese colpito la possibilità di ottenere nuovi prestiti dal Fondo ma rende anche molto arduo ottenerne dalle banche estere. E' la prima volta che viene colpito in questo modo un Paese con debiti esteri cosi elevati. Negli ultimi anni il Fondo aveva adottato questa sanzione contro Guyana. Liberia. Sudan, Vietnam e Cambogia. I dirigenti del Fmi hanno auspicato che il Perù riesca a mettersi in regola con i pagamenti, osservando che espo¬ nenti del governo di Lima hanno espresso il desiderio di «mantenere aperto il dialogo». Ma il presidente peruviano. Alan Garcia, ha reagito definendo «le minaccie e le teorie» del Fondo come «fantasmi di carta» ed ha invitato la nazione a non temere le conseguenze della sanzione. Garcia rifiuta le terapie economiche dell'Fmi e non intende impegnare più del 10% delle entrate dell'export per pagare i debiti esteri, per cui già l'anno scorso dichiarò di non voler trattare nuovi prestiti dal Fondo. Il Perù deve in tutto al Fmi 750 milioni di dollari. Ora anche la Banca Mondiale e la Banca Interamericana per lo sviluppo dovranno prendere in esame l'idoneità del Perù ad accedere al credito. In passato la Banca Mondiale ha smesso di concedere crediti ai Paesi dichia¬ rati inaffidabili dal Fmi. limitandosi a erogare loro finanziamenti senza interessi per mezzo dell'Ida (Associazione internazionale per lo sviluppo). URSS — Nella strategia di Gorbaciov intesa ad avvicinare l'Urss ai mercati finanziari occidentali, c'è anche l'idea di una possibile adesione al Fondo monetario internazionale, alla Banca Mondiale e ad altre analoghe istituzioni internazionali: lo riferiscono economisti americani tornati recentemente da colloqui avuti a Mosca con colleghi sovietici vicini al Cremlino. Questi incontri, dice Ed Hewett. dell'istituto Brookings di Washington, hanno messo in luce un significativo cambiamento nell'atteggiamento sovietico verso le organizzazioni finanziarie internazionali.

Persone citate: Alan Garcia, Garcia, Gorbaciov