Nasce il carabiniere del paesaggio

Nasce il carabiniere de! paesaggio Sarà presto creato un «Nucleo operativo ecologico» dell'Arma Nasce il carabiniere de! paesaggio La nuova legge invita anche cittadini e associa/ioni naturalistiche a denunciare i danni ambientali ROMA — Per tutelare il patrimonio naturalistico nazionale sono stati mobilitati anche i carabinieri. Sarà presto creato un «Nucleo operativo ecologico» dell'Arma con lo scopo di vigilare, prevenire e reprimere le violazioni compiute ai danni dell'ambiente: una battaglia che già vede impegnati il Corpo forestale dello Stato, la Guardia di Finanza e le altre forze di polizia. Lo speciale gruppo e previsto dalla legge (n 349 dell'8 luglio '86) che ha istituito il ministero dell'Ambiente (l'attuale ministro è Francesco De Lorenzo) e dato precise norme in materia di danno pubblico ambientale. Tale danno, identificabile nel senso più ampio in ogni torma di alterazione dei beni naturalistici della collettività, è un concetto nuovo per la nostra giurisprudenza. E. introducendo il principio, la legge fornisce allo Stato gli strumenti necessari per pro¬ teggere gli interessi dei cittadini. Inoltre da oggi la pubblica amministrazione, anche se il fatto non costituisce reato, può promuovere contro chiunque — privato o ente pubblico — una causa civile per chiedere il risarcimento e il rispristino dell'ambiente danneggiato o deteriorato, per dolo o per colpa. Dice il dott. Giovanni Ferrerò dell'Avvocatura distrettuale dello Stato di Torino: -E' un grosso passo avanti nella tutela dell'ambiente, dato che in passato era molto ridotta e limitata alle ipotesi di danneggiamento ai beni di proprietà dello Stato o a particolari fenomeni di inquinamento». Aggiunge: «Prima ci arrampicavamo sugli specchiLa Stato, facendo propri gli interessi dei cittadini, contro gli inquinatori o responsabili di danneggiamenti; il ministero dell'Ambiente, impegnato a compiere studi, indagini e rilevamenti sul patrimonio naturalistico, adottando iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica: queste le vere novità. Salute e ambiente, con la nuova legge, diventano, nei fatti, beni collettivi da proteggere ad ogni costo. Ma. con le sue sole forze, lo Stato non e in grado di vigilare su tutto l'ambiente. In suo aiuto sono chiamati anche i cittadini: la legge prevede che le associazioni naturalistiche o i singoli, -al fine di sollecitare l'esercizio dell'azione da parte dei soggetti legittimati», possano denunciare i fatti lesivi di beni ambientali dei quali siano a conoscenza. Inoltre concede facoltà alle associa zioni stesse (tipo WWF. Pro Natura. Lega Ambiente. Ita lia Nostra) di intervenire nei • giudizi per danno ambien tale» e di ricorrere in sede amministrativa per l'annui lamento di atti illegittimi. Le associazioni protezioni i , o n l o o i i e o i e stiche hanno ovviamente accolto favorevolmente la legge e l'istituzione di un ministero per l'Ambiente, ma avanzano alcune riserve legate al problema della interpretazione delle norme. Lo scrittore Giovanni Arpino. presidente della sezione piemontese di .Italia Nostra»: «E' importante che lo Stato abbia preso coscienza delle sue responsabilità dt fronte ai cittadini in materia di ambiente ma per la rea/e tutela di questo patrimonio tutto dipende dagli strumenti che avrà a disposizine. altrimenti riuscirà a produrre soltanto fascicoli e carte d'archivio. Attendo con interesse, ma con molto scetticismo, le prime condanne». Dubbi, riserve legittime, causate dal timore di -trovarsi, in sede di giudizio, di fronte al bizantinismo interpretativo» dato che la legge non definisce 11 concetto di danno ambientale. Emanuele Monta

Persone citate: Francesco De Lorenzo, Giovanni Arpino, Giovanni Ferrerò

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino