Como, il lago nei guai

Cerno, il lago nei guai L'inquinamento ha raggiunto livelli allarmanti Cerno, il lago nei guai Occorrono 53 impianti di depurazione, costo previsto: 200 miliardi COMO — Duecento miliardi: è la cifra per salvare il lago di Como dall'inquinamento galoppante. Uno dei più affascinanti specchi d'acqua italiani è gravemente ammalato. Attorno alle sue sponde, lunghe 170 chilometri, gravita una popolazione di 370.000 persone che abitano in 115 comuni. Ben 46 tra fiumi e torrenti sfociano nel Lario. Lano che ha un solo emissario verso il Po, l'Adda. L'ultimo consulto in ordine di tempo sulle condizioni di salute del lago di Como (145 chilometri quadrati di superficie, una profondità massima di 410 metri) è della società «Lombardia risorse» su incarico dell'Amministrazione provinciale. I dati non sono certo incoraggianti. Nel lago viene scaricato di tutto, dai rifiuti organici, ai prodotti chimici, ai metalli pesanti. La città di Como, particolarmente sensibile al problema inquinamento è stata una delle prima a costruire un mega impianto di depurazione che «tratta, le acque sia civili che industriali. Altri paesi rivieraschi hanno seguito l'esempio del capoluogo. Ma non basta. Già da qualche mese i comaschi bevono acqua del lago, acqua che viene «trattata- con speciali filtri. Ma il fatto non entusiasma nessuno. Si è arrivati a questa drastica decisione perchè vari pozzi dell'acquedotto sono entrati in crisi. E non hanno più garantito un rifornimento idrico sufficiente alla città. Comunque, per poter continuare, anche in futuro, a «pompare- sempre più acqua dal lago e per -salvare-, il Lario, occorre — e in tempi brevi — un grosso impegno. •Per prendere di petto la si¬ tuazione — ha dichiarato l'assessore provinciale all'ecologia Ernesto Palmieri — occorrono 200 miliardi di lire. E' una somma enorme, lo so. Ma le possibilità di riuscita esistono. In ogni modo occorrerà la collaborazione di tutti: della provincia di Sondrio che scarica liquami, dei consorzi dei Comuni, della Regione, dello Slato. L'Amministrazione Provinciale è disposta a fare la sua parte, coordinando questo grande disegno di risanamento- Stando alio studio di «Lombardia Risorse, si tratta di realizzare 53 impianti di depurazione in modo che tutte le acque luride, sia civili che industriali, siano «trattate., prima di finire nel lago. Ora l'Italimpianti di Genova sta predisponendo un complesso programma di disinquinamento del lago di Como e in particolare sta preparando un «pacchetto, di interventi urgenti per un totale di 30 miliarai da sottoporre al Fio (Fondo nazionale per gli investimenti e l'occupazione), fondo che. per il 1986. ha stanziato ben 730 miliardi da destinare all'ecologia dell'acqua Questo primo piano dovrà essere pronto entro la prima settimana di settembre. L'obiettivo è di realizzare una scala delle priorità in modo da poter intervenire con più urgenza in quelle zone in cui (vedi Como) l'acqua del lago serve per alimentare l'acque dotto. Resta comunque immutato il fabbisogno globale per sai vare il Lario. fabbisogno che si aggira attorno ai 200 miliardi (circa 60 per gli impianti veri e propri, circa 80 per i collettori e una sessantina per il completamento delle reti fognarie comunali, per un totale di 270 chilometri). Notevolmente all'avanguardia nella lotta all'inquinamento è il Comune di Como che non solo ha realizzato, assieme all'Unione Industriali un grande depuratore con una capacità di depurazione di circa 40.000 metri cubi al giorno di acque reflue, ma che si è dotato di fognature canalizzate in grado di servire 1*86 per cento della popolazione. Adolfo Caldarini

Persone citate: Adolfo Caldarini, Ernesto Palmieri, Lano, Lario

Luoghi citati: Como, Comune Di Como, Genova, Lombardia, Sondrio