Reagan-contras: è fatta di Ezio Mauro

Reagan-confras: è fatta Il Senato approva gli aiuti ai ribelli del Nicaragua Reagan-confras: è fatta Il piano (100 milioni di dollari) ha lacerato l'America - Ted Kennedy: si prepara l'invasione - Ma sulla Difesa il Presidente subisce alla Camera dure sconfitte DAL NOSTRO INVIATO WASHINGTON — Il Congresso americano ha detto si e Reagan ha adesso mano libera nel suo programma di aiuto ai «contras», con una spesa di 100 milioni di dollari (150 miliardi di lire), 70 in forniture militari e 30 in sostegni umanitari. Dopo la Camera, l'altra sera anche il Senato ha approvato il piano del Presidente per l'appoggio bellico ai ribelli antisanrtinisti, al termine di una dibattito lungo e travagliato nel Parlamento e nel Paese, con l'impegno diretto della Casa Bianca. Se i commenti dei democratici sono pesanti e allarmati, per lo spettro di un nuovo Vietnam in Nicaragua, Reagan ha visto nel voto una conferma della sua politica per l'America centrale, «una ■politica accettata da entrambii partiti.. Lo scontro tra l'amministrazione repubblicana e l'opposizione democratica è in queste settimane molto forte e se il Presidente ha vinto sugli aiuti ai -contras» ha dovuto incassare alla Camera una serie di sconfitte a ripetizione sul bilancio della Difesa, con il taglio dei fondi sullo scudo stellare, la proibizione di una spesa per le armi nucleari che superi i li¬ miti del trattato Salt II, il blocco della nuova arma chimica binaria e il bando per un anno dei test sull'arma antisatellite. Un vero braccio di ferro (mentre il Senato, a maggioranza repubblicana, sta per varare un pacchetto di sanzioni al Sud Africa, in aperto contrasto con l'amministrazione) che vede però nel voto sui «contras» una netta vittoria di Reagan su uno dei temi più impegnativi e più contrastati della sua politica estera. E' infatti il primo stanziamento per la fornitura diretta di armamenti ai ribelli, dopo che la Camera aveva respinto il progetto di Reagan nel marzo scorso: in precedenza gli Usa avevano distribuito — tre anni fa — aiuti clandestini attraverso la Cia e l'anno scorso inviato viveri. medicinali e vestiti. Quando il piano d'intervento a favore dei «contras, è passato per 12 voti alla Camera, un mese e mezzo fa, il presidente nicaraguense Oi tega aveva accusato gli Usa di aver compiuto «un passo avanti verso l'intervento militare' e il ministro degli Esteri D'Escoto aveva preannunciato che se gli aiuti fossero diventati operativi «oweboero provocato molti altri morti: Oggi, il voto del Senato — 62 favorevoli, 37 contrari — dà appunto il via operativo al piano di Reagan, che secondo il testo approvato si svilupperà in tre fasi: una immediata, una tra ottobre e novembre, l'ultima tra gennaio e febbraio. Insieme, il Congresso ha varato una sorta di mini-piano Marshall presidenziale, con 300 milioni di dollari destinati all'assistenza economica al Salvador, all'Honduras, al Costarica e al Guatemala. In una discussione accesa e polemica (con i democratici che accusavano i senatori repubblicani di pensare solo alle vacanze, invece di approfondire un problema che riguarda «la vita e la morte di migliaia di nicaraguensi'), il Senato si è opposto alla decisione di far passare attraverso la Cia il flus¬ so dei 100 milioni di dollari, ha confermato la legittimità dell'impiego in Nicaragua di consiglieri americani, ha respinto la proposta di vincolare Reagan a negoziare la pace con Managua, anche se voci incontrollabili, ieri, parlavano di un possibile incontro informale a Santo Domingo tra Ortega e il segretario di Stato americano Shultz. Reagan ha sempre sostenuto che il varo degli aiuti rappresenta «un segnale al Centroamerica che gli Stati Uniti non abbandonano la democrazia.. -Contadini, studenti, indiani e soldati della resistema — ha aggiunto ieri il Presidente — saranno profondamente grati al Senato per la fiducia nella loro battaglia.. Ma l'opinione dei democratici è opposta, a conferma che il dibattito continuerà nel Paese. •Nessun'altra nazione nel mondo appoggia la politica reaganiana di sostegno ai contras, ha detto George McGovern. «/n Nicaragua — ha aggiunto il senatore Ted Kennedy — siamo alleati con individui che rap- Ezio Mauro (Continua a pagina 2 in quarta colonna)