Grandi manovre a Piazza Affari di Ugo Bertone

Grandi manovre a Piazza Affari BORSA / Assicurativi sotto tiro; da martedì aumenti per 1000 miliardi Grandi manovre a Piazza Affari I riflettori sul gruppo Fiat MILANO — Piazza Affari, complice Ferragosto, torna in quota: ieri l'indice Comit (rialzo pari allo 0,73%) è tornato a lambire il livello del 750 punti. E' una buona premessa per il rientro dalle vacanze che troverà il mercato alle prese con una nuova raffica di operazioni sul capitale. A partire da martedì, infatti, circa mille miliardi di titoli verranno offerti in Borsa: la parte del leone la farà la Stet (richiesta di 450 miliardi, in vista di un'operazione di poco inferiore che, tra pochi mesi, sarà legata alla Sip. protagonista ieri di un balzo del 5%) seguita dalla Latina, 270 miliardi necessari alla compagnia di De Benedetti per finanziare innanzitutto l'acquisto dell'Ausonia; importi minori, ma di tutto rispetto, per la Sopaf (98 miliardi per alimentare la strategia di acquisizioni della merchant bank), per la Milano e la Previdente (circa 50 miliardi a testa per le controllate Fondiaria) più l'emissione obbligazionaria della Gim. Inoltre, non va dimenticato che la Sasib staccherà un diritto legato alla facoltà di sottoscrivere le azioni Sogefi, ultima matricola della ricca scuderia De Benedetti (pronto a lanciare altre società del comparto componentistica sul mercato). Il ciclo di settembre, poi, vedrà l'esordio di un titolo tra i più discussi: la Monte elisoti risparmio, ieri trattata sotto le 1800 lire (poco più del 50% del titolo ordinario). Si tratta di un esordio delicato perché dalle fortune iella risparmio di Foro Bue aparte si avrà un'indicazione sul favore che il mercato potrebbe attribuire al nuovo maxiaumento sul capitale (circa 900 miliardi di lire, in larga parte in titoli di risparmio) che la Montedison presenterà ai soci all'inizio di settembre. CONSOB — Piga colpisce anche in pieno agosto. Gli aumenti di capitale dovranno a partire dal prossimo ciclo essere accompagnati dal prospetto al pubblico già previsto per le offerte pubbliche al risparmio. Milano e Previdente, a tempo di primato, sono riusciti a depositare la documentazione. La Stet ha addirittura anticipato la delibera della commissione presentandosi con il prospetto all'appuntamento con gli azionisti. E gli altri? Si sentono dei mugugni in giro (difficile trovare tipografie a Ferragosto...) ma la Consob non poteva certo farsi precedere da una società (la Stet) lungo la strada della trasparenza e, quindi, si sono bruciate le tappe della delibera, inizialmente prevista a settembre. FIAT — Tra uscite e smentite dei Ubici i riflettori del mercato sono più che mai concentrati sui titoli della Casa torinese. La ridda di voci ha senz'altro influenzato le valutazioni sul gruppo torinese che non ha tratto il logico vantaggio dalla brillante conclusione dei negoziati negli Usa. Assai più dinamico il comportamento della Snia, balzata negli ultimi scambi alla soglia delle 5800 lire; la società milanese nell'orbita Fiat sarà tra le prime a giovarsi della partecipazione italiana alle commesse Usa in materia di programmi Sdi, in particolare nel campo dei propulsori. Gli sviluppi, comunque, appaiono di grande rilievo un po' per tutto il gruppo torinese. FONDIARIA — Grandi manovre nella compagnia fiorentina dopo il blitz di Schimberni. Il presidente della Montedison ha già an nunciato, in una lettera a Michèle Castelnuovo Tedesco, la volontà di rispettare l'autonomia della compagnia. Resta la realtà di un nuovo assetto che potrebbe avere conseguenze di rilievo sulla strategia Fondiaria. I due protagonisti della vicenda (Mediobanca, intanto, tace) si vedranno nei prossimi giorni. La Me.Ta., infine, non ha ancora tratto grande giovamento in Borsa dall'ultima scalata (costo di almeno 780 miliardi ma non si esclude l'acquisizione di nuove porzioni). Particolare di rilievo: Foro Buonaparte non conferma né smentisce. Ma la Consob non ha il potere di imporre le comunicazioni ufficiali al pubblico, in casi di rilievo? GENERALI — Riparte con vigore la domanda sulla compagnia triestina che ha sfiorato, nelle ultime battute, il livello delle 150 mila lire. Tutto il settore è in fermento anche se ieri la Sai (sull'onda di una parziale smentita della Sumitomo) ha avuto un lieve assestamento. Ugo Bertone

Persone citate: Buonaparte, De Benedetti, Piga, Schimberni

Luoghi citati: Ausonia, Latina, Milano, Usa