Giornata di pausa per oro e dollaro

Giornata di pausa per oro e dollaro Voci di una manovra per la discesa dei tassi di interesse in Germania Giornata di pausa per oro e dollaro Leggero rimbalzo della moneta americana (a 1425) mentre il metallo aureo scende a quota 384 ROMA — Le voci di una prossima manovra internazionale concordata sui tassi di interesse, che partirebbe questa volta dalla Germania, hanno fatto mutare tendenza ai mercati valutari. Il dollaro è risalito ieri su tutti i mercati, in una giornata di scambi abbastanza modesti. In Italia è cresciuto di dieci lire, da 1415.15 a 1425,55. A Francoforte, la quotazione della moneta americana è passata da 2,0564 a 2,0719 marchi. Ma a quella voce non tutti gli operatori credono, e inoltre le previsioni sull'economia americana continuano a essere poco rassicuranti Così il ritorno verso il dollaro e stato di proporzioni, tutto sommato, modeste: già da oggi si attendono controspin te. Nessuna conferma giunge che si sia veramente raggiunta un'intesa nell'incontro segreto fra il presidente della Federai Reserve statunitense, Paul Volcker. e il presidente della Bundesbank tedesca, Karl Otto Poehl. Ufficialmente è smentito che la Germania federale possa ribassare nei prossimi giorni il tasso di sconto, attualmente al 3.5--Ì. Negli altri paesi e grande la speranza che tedeschi e statunitensi possano mettersi d'accordo, gli uni sul rilanciare la propria economia, gli altri sul fermare la caduta del dollaro. I timori di una recessione internazionale si ridurrebbero di parecchio. La voce di un intesa e stata avvalorata da autorevoli organi di stampa internazionali. L'azione concertata avrebbe luogo nel mese di settembre: a un anno dall'incontro dell'Hotel Plaza, che avviò la discesa del dollaro con il primo importante tentativo di regolazione dei mercati valutari, si confermerebbe che è possibile una cooperazione dei maggiori paesi per domare le pressioni esagerate che nei mercati si producono. I tedeschi sarebbero stati convinti a muoversi dal pericolo di una ulteriore discesa del dollaro, e anche da una considerazione politica: senza un gesto di buona volontà da parte degli altri paesi, sarebbe quasi impossibile fermare le spinte al protezionismo fra i parlamentari statunitensi. L'abbassamento del tasso di sconto tedesco renderebbe nell'immediato meno forte il marco e. rilanciando l'economia, migliorerebbe la congiuntura internazionale. Tuttavia il calo del dollaro potrebbe continuare. Le previsioni sull'economia am- icana restano poco buone e ià stessa Federai Reserve sost .e che l'andamento della produzione è fiacco, sia nell'industria manifatturiera che nell'edilizia, e la domanda e debole. II ribasso del dollaro (30% in un anno) non ha ancora avuto influenza di rilievo sul deficit commerciale degli Stati Uniti. Inoltre, le monete di alcuni paesi forti esportatori, come Taiwan. Singapore. Hong Kong, hanno seguito il dollaro. Non sembra invece essere cominciala una nuova corsa all'oro. Ieri l'altro, per la prima volta dopo due anni, la quotazione si era avvicinata ai 400 dollari per oncia: ieri l'andamento del mercato è stato irregolare, soprattutto a causa di vendite di operatori americani sul mercato di Hong Kong. Al .fixing» pomeridiano di Londra la quotazione è stata di 384 dollari per oncia. Anche l'ascesa nervosa del platino, che aveva trascinato l'oro, si è fermata: ieri a Londra è ribassato da 544,50 a 536,50. s. 1. o o a

Persone citate: Karl Otto Poehl, Paul Volcker