Il rompicapo del casco

Il rompicapo del casco Dopo l'obbligo, scattano i problemi di «parcheggio» Il rompicapo del casco A Genova è vietato portarlo allo stadio perché «arma impropria»; e c'è il rischio che lo si vieti al cinema, in discoteca, al bar - Un nuovo mestiere: il «guardacasco» ■ Nossignori, col casco non si entra. Attaccatetelo alla moto, arrangiatevi, ma allo stadio con il casco non si passa ..... Nino Pagano, vice questore di Genova, ieri sera è stato inflessibile e severo. La legge è dalla sua. e i poveri motociclisti arrivati a Marassi per il derby Genoa-Sampdoria si son dovuti arrangiare. Meno male che i «cantuné». i vigili urbani genovesi, all'ultimo momento hanno inventato un deposito caschi, ben custodito e ovviamente a pagamento. Altrimenti, per i motociclisti tifosi, come risolvere quest'ennesimo problema del casco? Il vice-questore Pagano ha spiegato le sue ragioni. Ineccepibili, non ce proprio da obiettare. 1) Un casco lancialo da una gradinata è una piccola bomba. 2] Portato allo stadio, il casco rientra nell'.uso improprio» e dunque è proibito. 3) Il casco serve a proteggere la testa solo quando si va in moto. 4) Se il tifoso si mette il casco durante la partita non è più identiiicabile. e quindi non sarebbe punibile nel caso commettesse reati perché non lo si potrebbe riconoscere. Si rientra dunque, in quest'ultima motivazione, in quella che è chiamata «Legge Reale». Dal 18 luglio il casco è obbligatorio, ma quanti problemi per i motociclisti... Adesso anche quelli della partita: non puoi entrare allo stadio con il casco, però dove lo lasci?, se lo leghi alla moto, anche con un lucchetto, è facile che all'uscita non lo trovi più. E come torni a casa, rischi la salatissima multa? Genova, ieri sera, ha applicato la legge. Ora tocca alle altre città: da Milano a Roma, da Torino a Napoli, da Verona a Firenze. Dove, tuttavia, questo problema del casco ancora non è stato affrontato. Si attendono disposizioni, in settimana, dal Ministero. La legge è legge. ./( passo è compiuto — scrive nel suo editoriale d'agosto Gianni Marin. direttqre^dcl, mensile, «Tuttomoto» ~r Ma'-come spesso accade nel nostro Paese è un passo lacunoso, incerto, che nella realtà di migliaia di persone provoca sussulti e ingiustizie: è soprattutto un passo incompleto-. I motociclisti tutti sottoscriverebbero. Allo stadio con il casco non puoi entrare: «uso improprio-. E neppure, stando alla lettera della legge, al cinema, in discoteca, in qualsiasi locale pubblico. Il casco deve rimaner fuori, parcheggiato come la moto. Questi problemi del casco sono innumerevoli. Un giornalista milanese giorni fa ha avuto modo di vivere la sua prima avventura da motociclista con casco. In mattinata l'aveva regolarmente affrancato, con catena, vicino alla ruota anteriore della sua fedelissima Lambretta rossa, parcheggiata in piazza Cavour. La sera l'aveva ritrovato e indossato. Peccato che. nel frattempo, un cagnolino avesse provveduto ai propri bisogni, così fan quasi tutti i cani, dalle parti delle due ruote. - Questa legge sul casco — gridava poi il poveretto — proprio non la mando giù.'-. tvcmistdsppBedida—mdqSc Senza casco, secondo le statistiche del 1985. più di mille vittime in incidenti. -Statistiche — avverte Paolo Beltramo, giornalista specializzato in moto e motori — che però si limitano ai decessi avvenuti entro i tre giorni dall'incidente. Non calcolano chi resta in coma, chi muore per i postumi del trauma. Erano, purtoppo. molti più di mille-. Ben venga il casco, dicono gli esperti (trascurando, s'intende, chi lavora per le ditte che i caschi li producono e li vendono). -Meglio lamentarsi — aggiunge Beltramo, ironico —. Vuol dire che non hai la testa rotta-. Le lamentele in verità non mancano. A parte quella del derby di ieri sera a Genova, quelle dei signori Ennio Stucchi di Milano e Donato Gioiosa di Teramo hanno fatto il giro d'Italia e sono arrivate perfino sulla scrivania del Presidente della Repubblica Cossiga. Stucchi e Gioiosa hanno una testa grossa cosi. 64 centimetri di circonferenza. E dove lo trovano, i due capoccioni moto-, rizzati, il casco adatto? -Nes¬ suna fabbrica di caschi ha in produzione la nostra misura — è stata la loro protesta —. O siamo costretti a violare la legge, oppure a vendere le moto. E'giusto?-. Per i motocilisti. il casco sta diventando come l'autoradio per gli automobilisti: inseparabile come la chiave dell'avviamento. Ma l'autoradio ingombra meno, e la puoi portare sia allo stadio che in spiaggia. Cosi. nell'Italia delle vacanze, ecco che è nato il nuovo mestiere precario: il -guardacasco.. I primi sono stati segnalati a Solareto. provincia di Agrigento. Il mare è a mezzo chilometro, e due studenti, in un chiosco abusivo, custodiscono i preziosi caschi alla modica cifra di li^e 500 al giorno. E per custodi e bagnanti è un affare. Casco obbligatorio e maledetto, a sentire i motociclisti in vacanza. Alle riviste specializzate — come racconta Beltramo — giungono lettere disperate. Tipo questa con timbro postale di Rimini: -I giornali parlano tanto dei saccopelisti, ma di noi nemmeno una riga. Sono sempre andato alla discoteca "Bandiera Gialla", lasciavo la moto fuori, entravo da solo e uscivamo in due. Quest'anno invece è una fregatura: o mi compro un "casco da rimorchio" Ima "lei" die misura avrà? e se ne trovo un'altra con un'altra testa?), o me ne torno in pensione da solo...-. Secondo gli esperti e qualche motociclista {-Sono andato a Leningrado fermandomi solo per far benzina, non ho mai avuto un incidente perché sono prudente: perché devo mettere in testa quell'affare per colpa di qualche imprudente che alimenta le statisticìie?-) è pronto il contrattacco d'autunno. Il lettore Marco Bastia (-vado in moto da 25 anni e ho percorso 200 mila chilometri-) ha scritto la sua proposta ad un quotidiano milanese: -Sarebbe interessante un referendum per verificare se i cittadini italiani sono d'accordo con questa legge-. Giovanni Cerniti Con il casco obbligatorio nuovi problemi per i motociclisti

Persone citate: Bastia, Beltramo, Cossiga, Ennio Stucchi, Gianni Marin, Nino Pagano, Paolo Beltramo