I carabinieri spiano lo chef di Giuliano Dolfini

I €arabinieri spiano lo chef Ispezioni dei militari del Nas negli alberghi delle vacanze I €arabinieri spiano lo chef La frode più comune: carne e pesci congelati, spacciati per freschi TORINO — E'scattata nei giorni scorsi in tutta Italia l'operazione - Vacanze '86-. I carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione carabinieri) del ministero della Sanità, sono siati sguinzagliati sulle spiaggie e negli alberghi, ai laghi e in montagna. Hanno avuto l'incarico di controllare come vengono ospitati i villeggianti, di verificare se ristoratori ed esercenti non trattino il turista con la vecchia ottica del pollo da spennare al più presto, di accertare che cibi e bevande somministrate siano genuini e corrispondenti ai menù esposti. Cosi marescialli hanno indossato pantaloncini, magliette e cappellino: brigadieri si sono messi gli scarponi e lo zaino in spalla, altri sono diventati campeggiatori o villeggianti. Ovviamente, nonostante il clima vacanziero generale, con lo spirito e l'occhio di chi è in servizio a tutela del cittadino. Cos'hanno scoperto 1 carabinieri in queste prime settimane di vacanze? -Sono già stati fatti 200 controlli — spiega il maggiore Monteforte del Nas di Milano, comandante del settore alta Italia —; sono state individuate 140 infrazioni diverse. La più diffusa è la frode in commercio: con in testa la vendita al cliente di carne congelata come se fosse fresca. Per 6 alberghi abbiamo proposto la chiusura a causa delle condizioni igieniche inadeguate e carenze diverse. Alcuni esercizi avevano cucine non adatte a preparare pasti-. Il vecchio trucco, insomma, della carne argentina, oppure delle mezzene messe nel congelatore e utilizzate per filetti freschi e fettine di vitello e ancora difluso. -Anche nella nostra zona — spiega il maggiore Russo di Roma, responsabile del Nas centro Italia — le maggiori scorrettezze emergono nel settore della ristorazione, specialmente per i pesci di mare-. Cosi 1 carabinieri-turisti (ma anche altri villeggianti) in alcuni locali sulle coste laziali e nelle città turistiche toscane si sono visti servire branzini e cefali decantati come - freschi di peschereccio. pescati nella notte, comperati stamattina al molo-. Invece gamberoni e sogliole avevano perso (già da alcune settimane) il gusto e l'aspetto migliore nel congelatore. "A'ei nostri controlli effettuati da Comacchio fino a Gatteo a Mare 13000 alberghi) — spiegano al nucleo di Bologna, che sorveglia le famose spiaggie adriatiche —. abbiamo constatato globalmente una correttezza verso il turista. Preleviamo dei campioni sulle acque minerali, latte ed altri alimenti per farli analizzare Solo a Modena abbiamo richiesto la chiusura di 4 negozi che vendevano vongole violando le norme igieniche-. Sulla Riviera ligure, da Sanremo alle Cinque Terre, finora le ispezioni del Nas di Genova negli alberghi, pizze¬ rie, ristoranti. camping, ostelli, pensioni, gelaterie, non hanno portato alla individuazione di carenze o episodi gravi verso gli ospiti. Segno di una maturità che qualifica il turismo ligure. Nei giorni scorsi invece i carabinieri antisofisticazione di Napoli (10 uomini per la Campania), hanno condotto (assieme ai colleghi del Nucleo operativo), una vasta operazione. -Abbiamo sequestrato 4 mila quintali di cozze, tartufi di mare, ostridie ed altri molluschi allevati clandestinamente a Castellamare, Pozzuoli. Mergellina. S. Lucia — ha spiegato un sottufficiale —; anche ad Ischia abbiamo messo i sigilli a 500 quintali di alimentari non più commestibili-■ Giuliano Dolfini

Persone citate: Monteforte, Russo