Massenzio cinema, un successo coronato di spine di Fulvia Caprara

Massenzio cinema, un successo coronato di spine Domani si chiude la rassegna romana, gradimento del pubblico tra ostacoli e pesanti critiche Massenzio cinema, un successo coronato di spine ROMA — Si chiude domani con te anteprime al Metropolitan (A. trenta secondi dalla fine di Konchalovsky) e al Majestic (lì gigante della strada di Rafelson), il decimo appuntamento con il cinema d'estate curato e proposto dalla Cooperativa Massenzio. Già vanto dell'estate romana, la manifestazione, ridotta rispetto al passato quasi della metà (da 40 a 21 giorni) e organizzata in pieno centro, ha avuto quest'anno vita difficile e tormentata. Con la rinuncia all'idea accattivante dell'arena sotto le stelle e la nuova proposta delle anteprime nelle sale, ha incontrato, dal primo giorno, ostacoli e critiche pesanti. ■ Siamo stati terremotati dai visti di censura —r spiegano i meinbri della cooperativa, asserragliati nell'ufficio vicino alla stazione, unico luogo animato di una città torrida e deserta —. Il commissariato della prima circoscrizione esige, per ogni film in programma, l'autorizzazione della commissione di censura del ministero dello Spettacolo. E' una normale applicazione della legge, che di solito risparmia i festival». Per le anteprime di Massenzio, la regola è invece divenuta ferrea. E si è fatta dietrologia: sarà stato un siluro politico contro la prima estate dell'assessore alla cultura repubblicano Ludovico Gatto, o una conseguenza della solitudine organizzativa in cui la cooperativa si è trovata ad agire nel dopo-Nicolini? I rappresentanti della; sipMtdrvfr<Massenl#i> sono cauti: «Agis e Anica, nostri partner nell'organizzare questa edizione, non si sono veramente coinvolti, sono stati piuttosto alla finestra, a guardare». Comunque, delle trentuno anteprime assolute in programma, ne sono saltate otto, dal tanto atteso Absolute beginner con David Bowie a Codice Magnum con Schwarzenegger, qualcuna è stata programmata in data diversa da quella fissata. Anche in Comune, Massenzio non ha avuto vita facile: la delibera per dare il via agli allestimenti è stata firmata solo cinque giorni prima dell'inizio, e questo ha impedito la trasformazione di via del Corso nelita grande;ttfffiifoi&vP■ ìnoidtnentata multisala che gli organizzatori avevano progettato: «I cinema dovevano essere collegati da piccoli autobus o da trenini; ci dovevano essere tante panchine sparse sui marciapiedi, negozi e bar aperti con tavolini e sedie sulla strada». Non c'è stato il tempo per fare tutto questo. Nonostante le obiettive difficoltà, le cifre conclusive di questa Massenzio di transizione, possibile punto di partenza per le iniziative del cinema estivo romano nel futuro, non sono catastrofiche, anzi: fino al sei agosto sono stati venduti in tutto 25.824 biglietti in sale cinematografiche che l'anno scorso, nello stesso periodo, hanno realizzato incassi per 5822 biglietti. La media giornaliera, fino at giérnh sette, t stata dt 1921 in¬ gressi, esclusi i 200 omaggi. I paragoni naturalmente hanno sfuso solo se riferiti alle sale, e non alle enormi concentrazioni di Massenzio al Circo Massimo o al Colosseo: fino al tre agosto, per esempio, al Metropolitan sono andate 5196 persone. L'anno scorso, nella stessa sala e nello stesso periodo, c'erano stati solo 948 spettatori. I grandi successi di questa Massenzio, costata complessivamente al Comune 728 milioni, sono stati II co lore viola di Spielberg, il 31 luglio davanti a più di mille persone, Psyco II, il 24 luglio per 700 spetta tori. Seguono L'effrontée con Charlotte Gainsbourg, Karaté Kid part n e Poltergeist 2... . -Fulvia Caprara

Persone citate: Charlotte Gainsbourg, David Bowie, Konchalovsky, Ludovico Gatto, Rafelson, Schwarzenegger, Spielberg

Luoghi citati: Roma