Eroe impiccato per «tradimento»

Eroe impiccato per «tradimento» Eroe impiccato per «tradimento» TRIESTE — Magari avrà ragione il sindaco Agnelli quando afferma, tanto per sdrammatizzare. che . paron. Nazario non avrebbe affatto disdegnato un po' di odor di sardella. Anzi, doveva esserci abituato, visto che era un uomo di popolo, un marinaio che per l'intera giovinezza (era nato a Capodistria ne! 1880i sali e discese le scalette dei •raporetti- lungo le coste istriane e dalmate. Fu anche uno spinto -irruento e irredentista-, che nel 1915 si presentò profugo a Venezia, subito arruolato volontarie nella Regia Manna. Una carriera folgorante: 62 azioni nemiche in 16 mesi, medaglia d'argento al valor militare, promozione ' sul campo (anzi sulla plancia) a tenente di vascello. L'indomito marinaio in¬ contrò il proprio destino, tragico, il 30 luglio 1916 in forma di scoglio, un'isolata roccia chiamata Galiola. che spunta come una lama nel mezzo del Golfo del Quarnero. Sauro vi si arenò al timone dei sommergibile • Giacinto Rullino», con il quale doveva penetrare nel porto di F.ume. Invece fini in mano agli austriaci, i quali riconobbero nell'ufficiale in uniforme italiana un loro cittadino, nonostante la straziante testimonianza della madre di Sauro, che dinanzi ai giudici di guerra, rifiutò di identificare il figlio. n verdetto fu di alto tradimento. La condanna a mone mediante impiccagione venne eseguita nella piazzatone di Pola. alle 19.45 di un 10 agosto di settant'anni fa. s. c. Nazario Sauro in divisa di ufficiale di marina

Persone citate: Agnelli, Nazario Sauro

Luoghi citati: Pola, Trieste, Venezia