La Madonna a Managua avverte « Andrà male se non si cambia»

La Madonna a Managua avverte ff Andrà male se non si cambia» Mons. Vega in Vaticano parla con prudenza di apparizioni La Madonna a Managua avverte ff Andrà male se non si cambia» CITTA' DEL VATICANO — Monsignor Fabio Antonio Vega espulso dal governo sandinista è in Vaticano in attesa di una soluzione diplomatica tra Santa Sede e governo di Managua. Il prelato ha parlato ieri della sua dolorosa situazione e dei tentativi attualmente in corso sulla via di una soluzione. Alla fine della settimana dovrebbero terminare i colloqui di monsignor Vega in Vaticano, poi il presule partire, per il Canada. Sabato, tra. l'altro, dopo l'incontro con Giovanni Paolo II a Castel Gandolfo, il vescovo espulso si era recato all'abbazia di Frattocchie, dove ha parlato con l'abate e i religiosi trappisti (l'ordine del quale faceva parte anche Ernesto Cardenal. attuale ministro della Cultura del governo sandinista di Managua). Qui ha parlato anche delle presunte apparizioni della Madonna in Nicaragua. Riferendosi all'immagine generata nel monastero di Frattoc¬ chie della Madonna dell'equilibrio, il vicepresidente della Conferenza episcopale nicaraguense ha raccontato delle «frequenti» apparizioni in una zona rurale presso Juigalpa, sua sede vescovile. «Il Nicaragua andrà male se non cambia., avrebbe ripetuto pili volte la Madonna ad un contadino, secondo quanto è stato detto a monsignor Vega e da lui riferito con •beneficio d'inventario». Il fenomeno sarebbe iniziato nel 1980, mentre non si ha notizia di analoghe rivelazioni durante la dittatura di Somoza. Monsignor Vega ha anche detto ai trappisti che sarebbe stata sua intenzione fondare, poco distante dal luogo delle apparizioni (sulle quali, in quanto vescovo locale, non si è voluto pronunciare), un centro di spiritualità. A proposito del suo futuro monsignor Vega, che dopo l'udienza con il Papa aveva dichiarato di essere disponibile, in comunione ecclesiale. a qualunque soluzione gli sarà proposta dal Vaticano, ha anche rivelato di aver esaminato con monsignor Beniamino Stella, «consigliere di Nunziatura» presso il consiglio per gli Affari Pubbici della Chiesa, e quindi stretto collaboratore del ministro degli Esteri pontificio, monsignor Achille Silvestrini, l'ipotesi di una «prelatura personale» per i nicaraguensi che vivono fuori dalla Patria. «Si tratterebbe — ha detto Vega — di un organismo simile a quelli che già assistono spiritualmente te comunità di fuoriusciti di altri Paesi: io potrei dedicarmi a questa missione, con un ristretto gruppo di collaboratori, se il regime di Daniel Ortega non mi consentirà di rientrare in Nicaragua per svolgervi liberamente il mio ministero episcopale». Da quando è in Italia monsignor Vega non ha avuto più rapporti con l'Episcopato nicaraguense.

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