Sdi, clausola anti-Europa

Sdi, clausola anti-Europa II Senato: ridurre le commesse straniere Sdi, clausola anti-Europa DALLA REDAZIONE WASHINGTON — Nel dibattito sul bilancio 1987 per la Difesa (che è stato ridotto a 295 miliardi di dollari, 25 in meno della richiesta presentata da! presidente Reagan e 7 in meno della quota concessa dalla Camera) il Senato Usa ha approvato tra gli altri un emendamento presentato dal democratico John Glenn che propone una riduzione dei contratti con le aziende di Paesi stranieri per il programma di difesa strategica «Sdì», lo scudo spaziale. La proposta — che dovrà comunque passare alla discussione della Camera Usa — chiede che il ministro della Difesa certifichi, per ogni intervento straniero, che lo stesso tipo di produzione non può essere affidato a società statunitensi. Le aziende europee che hanno presentato proposte per partecipare al programma «Sdi» sono per ora 25, tedesche, inglesi e francesi. Le aziende italiane con proposte seguite con interesse sono Fiat, Snia, Bpp, Contraves Italiana, Aeritalia e Selenia. La partecipazione estera allo Scudo, che l'amministrazione Reagan considera importante tanto sotto l'aspetto politico quanto sotto quello tecnico, avrebbe incontrato ostacoli in alcuni ambienti industriali americani. Da parte europea, dopo una certa cautela sull'iniziativa reaganiana, soprattutto sotto il profilo politico, è cominciato un fruttuoso dialogo con l'America per non perdere quella che si rivela ogni giorno di più come un'occasione senza precedenti per la ricerca scientifica e la sperimentazione d'avanguardia.

Persone citate: John Glenn, Scudo

Luoghi citati: America, Washington