Il Brasile da spettacolo a Budapest di Cristiano Chiavegato

Il Brasile dà spettacele a Budapest FORMULA 1 Oggi il G.P. d'Ungheria; Senna (Lotus) conquista la pole position, Piquet (Williams) al suo fianco Il Brasile dà spettacele a Budapest II sudamericano al vertice per un soffio dopo aver corso molti rischi (cinque testa-coda in due giorni) - Prost terzo e Mansell quarto - Johansson strappa il settimo tempo, Alboreto (quanti guai sulla sua Ferrari) 15° DAL NOSTRO INVIATO BUDAPEST — Il Brasile dà spettacolo anche all'Est. Fra tanti litiganti Ayrton Senna con la Lotus preparata da Gerard Ducarouge ha conquistato la pole position nel primo bran Premio d'Ungheria. E al suo fianco partirà Nelson Piquet con la Williams-Honda. L'impresa di Senna è destinata a restare nella storia della F.l: il nome del brasiliano si iscrive davanti a tutti nell'albo d'oro dei piloti più veloci in questa nuova gara. E' la tredicesima volta che Ayrton è al vertice di uno schieramento di partenza (la sesta nell'86). Ma c'è un altro fatto: con questa prestazione la Lotus ha superato la Ferrari nella speciale classifica delle pole posidon, dal 1950 ad oggi (104 per il team inglese, 103 per quello italiano). Senna ha attaccato come solo lui sa fare quando la vettura lo asseconda (l'29"450, media 161,547 km/h), senza risparmiarsi: fra venerdi e ieri è andato cinque volte in testa-coda, correndo notevoli rischi. Ma non si è mai tirato indietro. Questa Lotus comunque deve essere eccezionale, in quanto ha permesso ad un pilota tranquillo come Dumfries di essere ottavo. Ha detto Senna: «E' stata una delle prove più difficili della mia carriera, perché la pista era molto scivolosa. Ho tirato al massimo perché qui è molto importante partile davanti a tutti, visto che si può superare solo al termine del rettilineo dei box-, Ducarouge, felice dell'ottima riuscita delle sue elucubrazioni tecniche, non ha evitato una feroce polemica nei confronti dei commissari tecnici della Fisa. A suo avviso Williams e McLaren continuano a utilizzare sotto il fondo anteriore delle loro vetture delle bandelle tipo minigonne, proibite dai regolamenti. Evidentemente vorrebbe stravincere ed in ogni caso si preoccupa della gara. La gara appunto. Con Senna in pole e Piquet al suo fianco si ricompone la coppia dei campioni brasiliani. E c'era da aspettarselo sotto questo solleone, con temperature che ieri hanno toccato limiti proibitivi. Piquet non fa pronostici, ma ritiene che la prova sarà molto dura, sia sul piano tecnico che su quello umano. Ha spiegato: -L'aderenza delle vetture è accettabile solo quando si è perfettamente in traiettoria. Questo significa che negli eventuali sorpassi bisognerà passare nella parte sporca della pista, con i rischi che ne conseguono. Sarà necessario essere concentrati al massimo, ma il pericolo appare notevole per tutti. Prevedo che ci saranno parecchi errori e magari sbaglierò pure io». Piquet, ancora in lizza per il mondiale (come Senna, del resto, e come Prost, terzo tempo), avrà alle sue spalle il compagno di squadra Mansell. L'inglese non ha brillato come al solito per problemi di «traffico», ma è molto caricato dopo il rinnovo del contratto con la Williams e sa benissimo che una eventuale vittoria costituirebbe un notevole passo avanti nella lotta per il titolo. E' stato chiesto a Piquet se aiuterà eventualmente Mansell, se gli darà una mano. «Di mani — ha detto con tono provocatorio — ne darò casomai due...». Nessuna speranza dunque di collaborazione. E di questa battaglia in famiglia potrebbero approfittare Prost e Senna. Qualche chance per Rosberg, specialista dei circuiti lenti, e per le Lola di Tambay e Jones, il cui telaio sembra adatto alle piste poco veloci. Johansson. il migliore dei piloti Ferrari, partirà in settima posizione. Nulla di speciale, ma il risultato è discreto. Alboreto ieri ha vissuto una delle sue giornate più travagliate, forse una delle peggiori della stagione: alla fine il 15° tempo. Prima ha provato gomme tenere di tipo E che la Ferrari non riesce ad utilizzare, poi con le B ha avuto un calo di pressione delle turbine. Ha segnalato l'inconveniente, ma è stato rimandato in pista. E' rientrato ed è sceso della vettura chiedendo quella di riserva. Mezzo giro ed una gomma afflosciata lo ha lasciato a piedi. Il pilota milanese, che in questi giorni era piuttosto teso, alla fine è stato sorprendentemente conciliante. Ha detto: « Un momento nero, ma ormai sono abituato. Cerco sempre di dare il meglio e spero nel futuro». La situazione non è cambiata, come al solito. Per i colori italiani è un periodo di cocenti delusioni a tutti i livelli. E pensare che i tifosi di F.l dell'Est conoscono un nome solo: «Ferrari». Cristiano Chiavegato Budapest Avrton Senna nell'abitacolo della Ixmis: per il brasiliano ancora una pole position

Luoghi citati: Brasile, Budapest, Ungheria