Il segreto di Fo, non fermarsi mai
Il segreto di Fo, non fermarsi mai Il segreto di Fo, non fermarsi mai TAORMINA — «1 premi? Belli. Fa bene riceverli. Purtroppo a me mettono paura. A forza di riconoscimenti, uno rischia di sedersi e dì considerarsi arrivato. Io non mi sento un arrivato. E' l'unico sìstema per rischiare di non spegnersi-: Dario Fo parla, tra il serio e l'ironico, nel chiostro dell'albergo San Domenico. L'attore, vincitore del premio Eduardo De Filippo, consegnatogli ieri sera, parla del suo lavoro e dei suoi progetti, di quell'Eduardo amico e maestro del quale ama ricordare una delle opere più famose: Gli esami non finiscono mai, vero incentivo a cambiare e a migliorarsi sempre e comunque. Ricorda: «C'incontravamo spesso. Tra gli uomini di teatro era quello che frequentavo con maggior gioia. L'ho sempre considerato, oltre che grande artista, un enorme artigiano, uno che non si preoccupava solo di entrare nei personaggi e di interpretarli. ma di inventare nuovi modi di raccontarli e rappresentarli-. Quest'appuntamento taorminese è per Dario Fo una pausa di lavoro, «un'occasione per incontrarsi e rinsaldare amicizie». I programmi per la prossima stagione sono intensissimi per lui e per la moglie Franca Rame: «Assieme — dice — stiamo scrivendo il secondo atto di un testo che ha avuto molta fortuna: La coppia aperta, storia di un uomo e una donna, sposati, che cercano un nuovo modo di realizzare il loro rapporto e che non ci riescono, cosicché tutto finisce in una tragedia grottesca. Invece stavolta il gioco va avanti, non si ferma li-. Allestiranno anche un altro spettacolo, grottesco e satirico. Titolo: Dio li fa e poi li accoppa. «E' un lavoro — spiega Fo — sui modi e sui sistemi truci di certa gente che cerca di risolvere in maniera piuttosto pesante il rapporto con la vita, nei problemi sociali, economici e via dicendo-. Uno sguardo al futuro, ma anche al presente, alla Conferenza buffa sulla commedia dell'arte presentata di recente al Festival del Teatro per ragazzi di Casola. un centro dell'Appennino romagnolo. «La commedia dell'arte è la nostra radice. Abbiamo il vantaggio di essere nati in un Paese che ha dato e sviluppato questa forma di teatro dalla quale hanno tratto impulso tutti i teatri europei. Giusto dunque studiare la commedia dell'arte, riguardarla, riprenderla. Se non sappiamo da dove veniamo, come diceva un tale che se ne intendeva, difficile che sappiamo dove andiamo-. n. a.
Persone citate: Dario Fo, Eduardo De Filippo, Fo, Franca Rame
Luoghi citati: Taormina
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