Una sfida contro discarica selvaggia di Gianni Bisio

Una sfida contro discarica selvaggia Per tentare di sbloccare il problema dello smaltimento dei rifiuti industriali Una sfida contro discarica selvaggia L'ha lanciata l'Unione Industriale con un'iniziativa pilota: costruire un deposito controllato in zona cascina Bari cai la di Pianezza - Creato un consorzio tra 150 aziende grandi e piccole - Ora la parola alla burocrazia Situazione di stallo per il problema dello smaltimento dei rifiuti industriali: mentre continua la latitanza degli uffici regionali e mentre sulla discarica di Pontecurone. unica in fase di apertura in Piemonte, si addensano le nubi della polemica per gli interessi privati che vi sarebbero confluiti con la scusa dell'emergenza, le aziende continuano ad accumulare nei propri capannoni e nei cortili migliaia di metri cubi di riliuti che quasi nessuno vuole più ritirare. ..£' una situazione disperante, ma bisogna reagire» dicono all'Unione industriale, da dove è partita un'iniziativa-pilota per realizzare una discarica controllata (2 categoria, tipo C. per rifiuti speciali industriali a basso contenuto inquinante) in località cascina Baricalla del comune di Pianezza, uno dei 140 siti — il 26A. una cava d'inerti esaurita — contenuti in quel «Piano regionale» approvato il 22 dicembre '83 e mai reso operante. Spiega Roberto Ardizoia. responsabile del Servizio energia e ambiente dell'Unione industriale: «Alla fine di giugno abbiamo creato il Ciser (Consorzio industriale, smaltimenti ecologici rifiuti) fra 150 aziende associate grandi e piccole. In totale, avremo da collocare 120 mila tonnellate l'anno di rifiuti e vogliamo farlo seguendo la legge». Cosi, individuato il sito, il 22 luglio sono partite le domande per l'occupazione urgente dell'area: alla Regione, al Comitato interministeriale per lo smaltimento dei rifiuti, alla Provincia e alla Prefettura. La zona scelta offrirebbe una disponibilità di circa 130 mila metri cubi («Baste rebbe per poco più di un anno» dice Ardizoia) ricava bili in una ex cava, profonda una quindicina di metri, a 2 km dal centro abitato. Il progetto del Ciser preve de la realizzazione di un baci no. con sponde e rampe d'ac- -IIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIilllllll cesso, impermeabilizzato con una doppia membrana sintetica con sistema di drenaggio per la raccolta dei percolati, avviali successivamente a centri esterni abilitati alla depurazione. A sfruttamento ultimato la discarica verrà «tombata-, cioè ricoperta prima con manto impermeabile (per evitare l'infiltrazione di acque meteoriche), poi con uno strato di un metro di terreno fertile seminato a prato. Le procedure sono state avviate e al Comune di Pianezza c'è già chi si è mostrato perplesso: «Il problema vero — afferma Ardizoia — non è il finanziamento o la realizzazione (in 6 mesi si fa), ma la volontà politica delle autorità, locali e regionali. Ci chiediamo: è meglio rinviare il problema e costringere alla discarica selvaggia, o affrontarlo e controllare lo smaltimento dei rifiuti secondo tecniche e regole codificate? Se non ci fossero i rifiuti sarebbe meglio, ma dato che ci sono bisogna gestirli con razionalità e coscienza. Le leggi ci sono, le tecniclie anche. Applichiamole». E la discarica di Baricalla rischia di diventare una sfida contro la burocrazia e la non volontà politica. Gianni Bisio > 111111 > 11 ri < i r I i 1111 ! I [ I ) H111 ■ 11 i 1 r : [

Persone citate: Baricalla

Luoghi citati: Comune Di Pianezza, Pianezza, Piemonte, Pontecurone